(…). Manuel Scavone non ricorda il terribile scontro di gioco con l’attaccante Giacomo Beretta in Lecce-Ascoli. Ancora con il collare, è tornato al «Via del Mare». Parlano prima il presidente del Lecce, Sticchi Damiani, poi i medici Palaia, Congedo, Tondo e Tiano, il massofisioterapista Fiorita. «Sono rimasto al fischio d’inizio dell’arbitro — dice Scavone, 31 anni, prima stagione nel club salentino — Ho visto in tv l’impatto con Beretta, mi sembravo un’altra persona, tanto mi sento lontano da quel fatto. (…)».«(…).In ospedale ho ricevuto la visita di Beretta, mio compagno nella Pro Vercelli. Era dispiaciuto, ma ho tranquillizzato Jack, con un sorriso gli ho detto che in campo possono capitare questi scontri. Ho saputo che, una volta svenuto, sono stato soccorso subito da Ciciretti, col quale ho giocato lo scorso campionato nel Parma: ci siamo scambiati qualche sms, l’ho ringraziato». Il centrocampista ha riportato una lussazione acromion claveare destra e nei prossimi giorni — d’intesa con il Parma, proprietario del cartellino — si sottoporrà a un visita ortopedica a Milano per valutare l’opportunità di un intervento chirurgico. Il presidente Saverio Sticchi Damiani ha evidenziato il messaggio lanciato dai vertici del calcio italiano nella nottata più difficile al «Via del Mare». «Decidendo praticamente in diretta il rinvio della partita, Balata e Gravina hanno dimostrato un’eccezionale sensibilità — la riflessione di Sticchi Damiani — Si è creato un precedente importante: potrà valere per il futuro, a patto che non sia un pretesto. (…)».
(gasport)