LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Notte fonda sulla testa di una Roma che sprofonda nel gelo di Plzen, perdendo oltre alla faccia in diretta Champions, anche i soldi che una vittoria avrebbe portato nelle casse di Trigoria. I giallorossi in Repubblica Ceca escono sconfitti (2-1) dal campo, ma a pesare più del risultato (Florenzi e compagni erano già qualificati agli ottavi di finale) è la sensazione che la crisi sia davvero ben lontana dal terminare. E i circa 600 tifosi presenti contestano pesantemente proprietà e i squadra. "Pallotta go home" lo striscione esposto nel settore ospiti, con continui cori d'insulto contro il presidente statunitense e tutta la dirigenza.
Fischi e contestazione (che proseguirà all'Olimpico domenica prossima) anche ai giocatori ("Tifiamo solo la maglia", e l'invito a tirare fuori gli attributi). "Concediamo troppo — prova a spiegare un Di Francesco sempre più traballante sulla panchina giallorossa — da determinati giocatori ci aspettiamo qualcosa di diverso e farò le mie valutazioni. Ora è tutto molto delicato, ho visto le cose a metà e per me è una piccola delusione quella di stasera ma ora pensiamo al Genoa". Fa autocritica Manolas, l'unico giocatore a fine gara ad avvicinarsi tanto al settore dei tifosi infuriati. "Prendere due gol così non è da grande squadra, se vuoi andare lontano in Champions queste reti non le puoi subire. Anche se la partita non era importante per la classifica, noi dobbiamo entrare in campo sempre per vincere. Dobbiamo trovare coraggio, personalità e serenità per ripartire, perché se continuiamo così è davvero dura. In questo momento non siamo all'altezza". Alle parole di Manolas fanno eco quelle di Florenzi: "Non possiamo fare la figura che abbiamo fatto oggi. Siamo delusi e amareggiati e dobbiamo trovare in tutte le maniere una soluzione. Adesso serve gente tosta, che ha voglia di giocare il pallone senza paura. Ci vuole personalità nel giocare per la Roma. La gara col Genoa dovrà essere per noi come una finale di Champions". E il ritiro a Trigoria continuerà proprio fino a domenica, alla gara con il Genoa all'Olimpico, poi si vedrà il da farsi.