IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Una panchina, quella giallorossa, decisamente poco prolifica. Di Francesco non chiede la luna come fa Favre a Dortmund (il Borussia in stagione ha ottenuto l'incredibile record di 18 reti, sulle 46 complessive, da chi è subentrato) ma il gol di Lorenzo Pellegrini nel derby (entrato per Pastore), seppur importante, è veramente poca cosa. Anche paragonandolo a quanto accade dalle nostre parti: in campionato, tra le big, la Juventus è già a quota 3, il Napoli a 7 marcature. Nemmeno a dire che la Roma non abbia in rosa quello che nel basket ha rappresentato Vinnie Johnson, soprannominato The Microwave (il microonde) da Danny Ainge, ai tempi delle battaglie tra Pistons e Celtics negli anni '80.
SUPER SCHICK IN NAZIONALE - Per i più giovani, invece, Johnson era un play/guardia capace di produrre punti subentrando dalla panchina. Anche Di Francesco avrebbe calciatori con queste peculiarità. Schick (ieri gran gol con un pallonetto in Repubblica Ceca-Slovacchia, 1-0), nella stagione vissuta alla Sampdoria, è stato il miglior attaccante della serie A da subentrante (7 reti). Ma anche Perotti, nel secondo anno dello Spalletti bis, chiuse con 5 gol all'attivo. El Shaarawy e Kluivert segnano invece soltanto se impiegati dal primo minuto. In Champions la musica peggiora: nemmeno un gol da chi subentra. Intanto a Trigoria si lavora in vista della trasferta di Udine. Karsdorp in gruppo, lavoro individuale per Marcano, Luca Pellegrini, Perotti e Pastore. Solo terapie per De Rossi, Manolas e Lorenzo Pellegrini.