Non è soltanto la perfetta introduzione alle partite di ritorno nel gruppo, senza ansie da rimonta; il successo serve alla Roma per scrollarsi di dosso le polemiche del campionato e le malinconie per una stagione che rischiava di diventare un orizzonte buio già in ottobre. Gli applausi sono consensi europei che si riflettono anche sull’intero gruppo, così gracile soltanto sabato scorso. La settima vittoria interna consecutiva porta con sé altre convinzioni di serata. Tipo le certezze ritrovate di Edin Dzeko, due gol e un assist, dopo troppi tremori ed errori contro la Spal. Oppure la difesa che riesce a uscire senza peggiorare le sue statistiche (15 reti prese nelle precedenti 11 uscite). Anche se le occasioni per i russi, prima e dopo il tris giallorosso, non sono mancate (bravi Olsen e Manolas). E poi i leader che confermano il loro ruolo fondamentale per fornire personalità e carattere. Di Francesco dovrà saper bilanciare bene riposi e presenze obbligatorie. [..] Almeno in Champions, la Roma non è da fischi, e affianca il Real Madrid in testa al girone. Recupera fiducia e uomini con il rientro di Manolas e De Rossi, mentre Kolarov ancora non è del tutto a posto e va in campo nella ripresa. Ci sono poi alcune scelte anche obbligate, tipo El Shaarawy a sinistra e non Kluivert che deve rinunciare poco prima del via, sempre ricordando che Pastore e Perotti sono infortunati. E’ una situazione al limite per l’allenatore, però la serata felice coinvolge anche le seconde scelte. [..]
(gasport)