LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Non basta il gol di El Shaarawy per tornare nella capitale con i tre punti: la Roma si fa rimontare dal Napoli a un minuto dal termine di una partita a un certo punto gestita con troppa presunzione e l’uno a uno finale inchioda tutta la squadra sulle sue responsabilità. Avrebbe voluto festeggiare il suo compleanno con una vittoria, il Faraone, ma resta strozzato in gola l’urlo di felicità per il centro arrivato a inizio gara. Restano comunque i 26 anni festeggiati con un gol contro il Napoli che alla fine vale un punto. El Shaarawy ha realizzato la sua terza rete stagionale al San Paolo, centro pesantissimo, in una trasferta complicata, che regala un po’ di ossigeno alla classifica della Roma, contro una diretta concorrente. Concorrente che lo ha corteggiato pesantemente, lo scorso gennaio, con De Laurentis che lo voleva regalare a Sarri negli ultimi giorni della sessione di riparazione e Monchi che ha però detto con fermezza di no. Se lo è tenuto stretto, la Roma, sperando che il ragazzo trovasse intensità e continuità, continuando a lavorarci e a puntare su di lui. Anche l’anno scorso Elsha segnò proprio il 28 ottobre — festeggiando così con il gol il suo compleanno — una rete vittoria, in quella occasione contro il Bologna. Un giorno che gli porta bene, quindi, e che lo mantiene protagonista all’interno del gruppo. E lo aveva detto, alla vigilia, il Faraone, che in questa stagione si sente bene, e che sta trovando continuità di rendimento. «Il mister mi chiede un lavoro di copertura e sacrificio — l’ammissione dell’attaccante giallorosso — per i gol ci sarà tempo». E il tempo è arrivato, il giorno dopo il suo compleanno, per Stephan che è ormai un titolare sulla sinistra della squadra di Di Francesco.
Tra l’altro i dati raccontano che la rete dell’attaccante è arrivata dopo solo cinque tiri verso la porta avversaria. I giallorossi non avevano mai tirato così poco in tutte le competizioni, dimostrando di esser stati, almeno in questa gara, piuttosto cinici. Da verificare invece le condizione di De Rossi, costretto a lasciare il campo quasi alla fine del primo del tempo. Il centrocampista — che indossa una doppia fascia, tenendo la sua personale sotto quella della Lega — ha accusato un fastidio al ginocchio destro, già sovraccaricato dalle tante partite disputate da inizio stagione. Costretto ad arrendersi, Daniele — che non è ancora al meglio anche per la frattura del dito del piede — dovrà seguire le terapie del caso, restando in forte dubbio per la trasferta di sabato prossimo a Firenze, la seconda consecutiva dopo quella di ieri a Napoli e prima della gara di Champions a Mosca. Da verificare anche le condizioni di Manolas, uscito dal campo zoppicando, e Florenzi, che ha cominciato dalla panchina, entrando nel tridente d’attacco durante la gara.