La pausa per le partite delle Nazionali è sempre temuta per gli infortuni e per le dichiarazioni dei calciatori, liberati dalla «marcatura» degli addetti stampa dei club. (...). Nella lingua madre si esprimono concetti più precisi, come quelli di Patrik Schick, che sono pura cronaca ma che nel mondo social hanno già fatto il loro rumore: «C’è un po’ di confusione in partita, ma credo che la squadra sia buona. Dobbiamo solo assestarci. (...)». A Roma si discute sulla campagna acquisti del d.s. Monchi e sono in parecchi quelli che pensano che pochi ritocchi mirati fossero preferibili a una rivoluzione. Anche perché i giovani, se sono bravi, spingono forte per trovare il loro spazio. Con educazione chiede strada Justin Kluivert, (...): «Voglio diventare titolare, sono partito per quello. Non è ancora arrivato il mio momento, ma ho giocato diversi minuti e sono felice. Tutti sapevano che l’inizio a Roma sarebbe stato difficile perché si aspettano tanto. (...)». Gioca a Marsiglia, invece, Kevin Strootman, la cessione che ha fatto infuriare i tifosi perché arrivata quando il mercato in Italia era chiuso in entrata: «Il trasferimento? Ho molto rispetto per la Roma. Questa è l’unica cosa che voglio dire al riguardo».
(corsera)