(...) Eccolo Monchi, una bella e abile donna, una fama che la precede, e tu che lo ospiti a casa tua come fosse una dea, con tutti gli onori, la ricopri di tutto, soldi, premure e attenzioni, perché lei ti porterà in paradiso, e poi un giorno ti svegli e scopri che sei finito in cantina, gli stracci addosso appena per una dignitosa esistenza.
Improvvisamente lucido e verace, fuori dal potente narcotico che ti aveva indotto a trasfigurare le fattezze della tua bella, passi in rassegna i due anni di Monchi alla Roma e metti in fila: le cessioni di Salag, Ruediger e Paredes, uno dei cinque attaccanti più forti al mondo, il giovane, amatissimo centrale difensivo titolare della Germania e un talento che è molto più una promessa. Arrivano Moreno, Schick, Kolarov, Gonalons, Defrel, Under, Pellegrini e Karsdorp. Funziona solo il trentatreenne serbo, quello che oggi sembra invecchiato di colpo. L’olandese è bravo ma ha un ginocchio molto inguaiato, più di quanto la Roma sappia o mostri di sapere. Non giocherà mai. Moreno transita, fugace come un clandestino a bordo, Gonalons e Defrel restano fantasmi, Pellegrini va e viene, Under gioca da talento una decina di partite, anche meno. Schick vale due anime in pena.
(...) Con Dzeko (e con Alisson e Perotti) si arriva in semifinale di Champions. Eccitante ma quanto mai fuorviante favola. (...) in quegli undici, titolari e leader, in campo e nello spogliatoio ci sono Alisson, Nainggolan e Strootman. Tutti e tre allontanati dalla Roma, in cambio di vaporose plusvalenze. Abbiamo capito bene? Si, avete capito bene. Ma, allibite! I tifosi romanisti non si rivoltano. Non scendono in piazza (a parte la Sud con il suo impeccabile striscione). Monchi è ancora una bella donna
(...) Udite! A Roma arriva un perticone vichingo, un eccellente ragazzo ma fallato in almeno due fondamentali, sta incollato tra i pali e non gioca per la squadra, non legge il calcio che accade. (...) Si puó prendere Areola, ma Monchi vuole solo Olsen. Arrivano per cifre molto costose Pastore e la sua elegantissima evanescenza. Arriva Nzonzi, più caro e più vecchio di Strootman, (...) arriva Marcano che sembra la copia in minore di Fazio. Arriva, strapagato, Cristante, che è stato grande per un girone e mezzo solo con Gasperini. Arriva Santon e i tifosi non la prendono per niente bene. Arrivano tre belle promesse, Kluivert su tutte, che peró ha due peccati da mondare, è giovane e un po’ anarcoide. Come con Mahrez l’anno prima, si replica la farsa. Malcom, questa volta, sfiora il volo per Ciampino.
(...) Ci vuole il crudo gong dei risultati per svegliare la ferocia di piazza. Hai 4 punti dopo 3 partite (...) Questa Roma è costruita male, molto male e gestita peggio. Smontata pezzo a pezzo nella sua anima forte, De Rossi e Florenzi a parte (Dzeko, pure lui era stato venduto). (...) Passi in rassegna la storia romanista di Monchi non puoi non chiederti. Si poteva fare di peggio? Un nemico della Roma si sarebbe disfatto con tanta leggerezza dei pezzi cardiaci della squadra? Di tutti i giocatori più amati, con tanto scientifico puntiglio? Quanto è rimasto a Siviglia Monchi e quanto di lui ha imparato ad amare Roma? (...)
(corsport - G. Dotto)