LA REPUBBLICA (M. PINCI) - La Roma riparte da una certezza, «il modulo». Il resto, è in discussione. A cominciare dal portiere. Nel debutto delle 18 a Torino toccherà a Olsen, il n.1 svedese scelto per sostituire Alisson. Ma le inevitabili difficoltà linguistiche lasciano a Mirante la possibilità di rimontare dalla prossima. Più che spendere per un altro portiere totem, il ds ha preferito dare a Di Francesco due calciatori per ruolo di pari livello. Dal centrocampo in su, ogni maglia è un ballottaggio. Oggi in mezzo dovrebbe toccare a Strootman e Pastore, con Cristante che incombe. Con Ünder e il velocissimo Kluivert a chiudere il tris d’attacco guidato da Dzeko, sempre che la notte non suggerisca di preferir Schick o El Shaarawy. «Sono in difficoltà», ammette l’allenatore. Pure il Toro ha cambiato molto, ma le stelle del mercato - i last minute Zaza e Soriano - saranno solo in panchina. Il romanista Perotti neanche lì: out per un dolore alla caviglia. E a qualcuno è già venuto il sospetto che la grande abbondanza abbia partorito il primo scontento.
Troppa grazia, Di Francesco ora ha un dubbio anche in porta
19/08/2018 alle 14:03.