(...) Saltano solo Sampdoria-Fiorentina e Milan-Genoa, entrambe in cartellone domenica alle 20.30. Dopo la tragedia, il presidente della Lega di A, Gaetano Miccichè, ha deciso così. La Fiorentina, reduce dal dramma di Astori per la morte del quale il 4 marzo era stato sospeso il campionato, non si è opposta. Anzi, è andata oltre. E ha tuonato: davanti a tragedie del genere «tutti dovremmo fermarci». Il tema è forte, la riflessione dolorosa ma doverosa. La Lega oggi spingerà per far disputare Milan-Genoa martedì 21 e Samp-Fiorentina mercoledì. Le altre otto gare si disputeranno regolarmente nel week end. Domani, giorno del lutto nazionale, a Verona si giocherà. È giusto? È normale? «Ci adeguiamo alle decisioni della Lega» è la posizione dei campioni d’Italia. Quelli del Chievo invece restano in silenzio. Di certo anche loro se la immaginavano diversa la storica epifania di CR7 al Bentegodi. Alle 20.30 poi ci sarà Lazio-Napoli. (...). Una cosa è certa. La scelta di Miccichè non è stata semplice. È maturata dopo una giornata convulsa, dura. Ne è uscita una soluzione che fa e farà discutere, sintesi fra l’impatto emotivo e la necessità di assecondare le esigenze del sistema pallone. (...). «Penso di aver preso una decisione equa, rispettosa del dolore di tutti, di un Paese intero — ha dichiarato il numero uno di via Rosellini —. Ho avuto diversi colloqui con le autorità locali e con il presidente del Coni, Giovanni Malagò. Sono state 24 ore di contatti e riflessioni. Il campionato è molto atteso, ha un rilievo internazionale, credo che sia giusto farlo iniziare». (...). Ma il fronte della serrata totale non è rimasto in silenzio, anzi. Fra le voci più dure quella ad esempio di Massimo Ferrero, patron della Samp, che aveva auspicato il rinvio di tutta la giornata. «Le partite si recuperano, i morti no». (...). Invece si giocherà, punto. Verrà osservato un minuto di silenzio e le squadre scenderanno in campo con il lutto al braccio, fa sapere la Lega. Ma così è abbastanza?
(corsera)