Schick si è preso il pallone: la rinascita dell'attaccante ceco

29/07/2018 alle 16:54.
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IL ROMANISTA - (...) Se poi bisogna prendere prendere un parametro di riferimento fisico per capire a che livello di preparazione bisogna arrivare, la maggior parte degli osservatori presenti agli allenamenti della Roma risponderebbe che Schick lo incarna alla perfezione. Il giocatore che stiamo ammirando sin dai primi giorni di lavoro a Trigoria sembra davvero un altro, almeno dal punto di vista fisico, rispetto a quello che si vedeva lo scorso anno. Lui è il primo a saperlo: «Il primo è stato un anno difficile - ha detto ieri a RomaTv - ma ora sono tornato più cattivo e sto bene mentalmente e sono preparato, questo fa la differenza. E sono particolarmente contento di non avere fastidi, non mi fa male niente e sono felice di poter giocare senza nessun dolore». Chissà se il segreto risiede in quegli allenamenti specifici di hockey cui si è sottoposto quest'estate a Praga. Sta di fatto che le gambe sembrano volare quando corre, ma quando c'è da contendere un pallone si piantano sul cambio come le palme di San Diego: non puoi spostarle dal tuo orizzonte, puoi solo ammirarle. E i gol fioccano: tre al Latina, uno all'Avellino, uno al Tottenham, segna sempre, segna tanto, segna bene: «Io voglio segnare sempre, è importante farlo anche in allenamento, poi i risultati si vedono in campo».

Piano piano si sta prendendo il pallone. (...) Lui adesso sembra aver capito anche meglio gli schemi di : «Ora tutti sappiamo come vuole giocare , ora ho capito tutto». Resta il nodo del ruolo: lui ogni volta che gli viene chiesto risponde candidamente sempre nella stessa maniera e cioè che preferirebbe sempre giocare al centro dell'attacco, ma che in ogni caso l'importante è giocare e può adattarsi benissimo anche a ruoli diversi. (...) Dell'armata verde della Roma sembra quasi il veterano, ma a volte ci si dimentica che ha appena 22 anni: «Non sono giovane come altri ragazzi che ci sono qui, ci sono due o tre anni di differenza. Per loro comunque all'inizio è difficile, non conoscono la lingua però hanno tanta qualità e secondo me in poche settimane capiranno tutto e giocheranno bene». Lui forse ci ha messo un po' di più, ma alla fine si sta prendendo la Roma come in campo si prende i palloni da spedire dietro la porta avversaria. (...)

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