[...] Difficile avere le prove che lo sgarbo del Barcellona su Malcom abbia le radici nel 3-0 del 10 aprile scorso all’Olimpico nei quarti di Champions, ma ci piace pensarlo. Come dire, una rivincita pagata all’ineffabile Bordeaux 40 milioni più 1 di bonus. Di sicuro non abbastanza per compensare una brutta figura a livello planetario [...]. A raccontare la storia nel dettaglio è un indignato Monchi. «È facile da spiegare e complicata da capire – dice a Roma Tv –. Malcom ci piaceva tanto, era il profilo che stavamo cercando. Una settimana fa abbiamo avviato una trattativa col club e il giocatore, e dopo 3-4 giorni di intenso lavoro si è trovato un accordo intorno alle 17 di ieri (lunedì, ndr) col calciatore e il Bordeaux. Chiusa la trattativa abbiamo avuto l’autorizzazione dalla società per far arrivare a Roma il brasiliano per le visite mediche. [...] Tra l’altro, una volta trovato l’accordo, mezz’ora dopo mi ha chiamato il loro presidente Martin per fare un comunicato ufficiale; noi non eravamo d’accordo per via della Borsa, ma hanno insistito e l’hanno fatto, costringendo anche noi a fare lo stesso. Un’ora più tardi, però, cominciavano a girare voci su un interesse del Barcellona. [...] La sorpresa c’è stata quando mi ha chiamato uno dei procuratori di Malcom, dicendo che il Bordeaux aveva vietato il viaggio e poi Martin mi ha spiegato che era arrivata un’offerta più alta e se non alzavamo la nostra, non lo avremmo mai preso. Ho replicato che avevamo chiuso e lui ha risposto che non avevano firmato niente. Allora ho chiamato il presidente Pallotta per informarlo di tutto e mi ha detto, contro il mio parere, di fare un’offerta più alta del Barcellona. A quel punto ho chiamato il club e i procuratori per avvisarli della novità e Martin mi ha detto che aveva bisogno della nuova offerta firmata da Pallotta: noi lo abbiamo fatto e ci hanno rassicurato dicendo che, se tutti erano d’accordo, avremmo firmato oggi (ieri, ndr). [...] Invece alle 12 ci dicono che dovevamo fare un’altra offerta perché il Barcellona stava spingendo. Allora ho detto basta, non volevamo fare aste e non potevamo andare avanti così. Ci siamo fermati e stiamo valutando se fare causa. Ancora non lo sappiamo perché non abbiamo documenti firmati, però ci sono tanti messaggi di prova con procuratori e presidente che andranno valutati. [...] Chi vuole venire alla Roma bene, altrimenti non fa niente. Ai tifosi dico che troveremo un giocatore che sarà più forte di Malcom».
[...] Sul fronte internazionale si fanno per ora diversi nomi: Florian Thauvin, 25 anni, del Marsiglia; Leon Bailey, 20 anni, del Bayer Leverkusen; Christian Pulisic, 19 anni, del Borussia Dortmund e David Neres Campos dell’Ajax. La forbice di questi cartellini varia parecchio, perché oscilla da 20 a 40 milioni, ma ciò che conta è la strategia che Monchi ha dietro. Logico, però, che il d.s. monitori anche il mercato italiano. Così, al netto del sogno Chiesa, paiono più praticabili due profili di giocatori da tempo avvicinati alla Roma. Si tratta di Berardi del Sassuolo e Suso del Milan. [...]
(Gasport)