Parnasi vuota il sacco, adesso la politica trema

29/06/2018 alle 15:32.
pallotta-parnasi-sorridenti

LA NOTIZIA (S. ) - Alla fine, Luca ha confessato tutto. Agli inquirenti sono bastate undici ore di interrogatorio per raccogliere le dichiarazioni dell'imprenditore. Un racconto fiume, riassunto nella frase: "Ho pagato tutti i partiti", confermando di fatto quanto emerso dagli atti dell'inchiesta sulla costruzione dello . pagava per essere simpatico, per aggirare possibili intoppi di natura burocratica e incassare autorizzazioni e via libera di tipo tecnico, per velocizzare l'iter amministrativo di determinate procedure, per mantenere rapporti cordiali con chiunque, o anche solo per accreditarsi negli ambienti che contano in vista di futuri progetti imprenditoriali da intraprendere non solo a Roma. Come sospettavano i pm che per mesi hanno monitorato ogni sua mossa, il costruttore, interessato a non conoscere ostacoli di alcun tipo nella realizzazione del , non aveva scrupoli nè imbarazzi a dare soldi a chiunque, a esponenti politici, movimenti, fondazioni o partiti, che fossero di maggioranza o no. Somme in chiaro, tracciate, di cui sono stati spiegati significato e scopo, più altri contributi su cui dovranno essere fatti approfondimenti investigativi per capire se di natura lecita o illecita. E riportate nelle intercettazioni. Tra i chiarimenti forniti agli inquirenti da molti hanno riguardato l'ex presidente di Acea, Luca Lanzalone (consulente di fatto del Comune di Roma) per l'abbattimento delle cubature nel progetto della struttura di .