La Roma non ha subito nemmeno un gol nelle cinque partite di Champions giocate all’Olimpico. Il Liverpool è la squadra che ha segnato più di tutte in trasferta: 18 volte. La chiave della semifinale di ritorno, che porta alla finale di Kiev, il 26 maggio, è tutta qui. (...)Il problema è che il Liverpool parte da 5-2, anche se l’andata - dove i Reds hanno dominato per 50’ - non ha dato solo responsi negativi. Come dice Patrik Schick, intervistato per il match-program della As Roma, «alla fine ci siamo accorti che in difesa non sono forti come in attacco. È difficilissimo, ma lo era anche contro il Barcellona».
Eusebio Di Francesco dovrà fare a meno di Perotti e Strootman, infortunati, e non ri- proporrà la difesa a tre che è stata disintegrata da Salah, Firmino e Mané. Sarà un 4-1- 4-1, come nell’ultima di cam- pionato contro il Chievo, con De Rossi davanti alla difesa e Dzeko affiancato da Schick e El Shaarawy. (...) Il d.s. Monchi (...) ha riempito lo spogliatoio - come Helenio Herrera ai tempi della Grande Inter - e ha lanciato dalle colonne del Romanista un’iniziativa: «Coloriamo di giallorosso la città, mettendo una bandiera a ogni finestra». Francesco Totti si è unito per primo: «Il mondo ci guarda e vogliamo vestire Roma con il suo abito migliore: abbiamo una grande responsabilità, dentro e fuori l’Olimpico». Battere il Liverpool è un sogno, dare di Roma e della tifoseria della Roma un’immagine diversa da quella di Anfield è un dovere.(...) La sindaca Virginia Raggi e il suo collega Joe Anderson hanno emesso una nota comune: «Tutto il mondo guarderà a Roma e per milioni di tifosi la partita rappresenterà la passione, la lealtà, la rivalità e il rispetto...». Il Liverpool è favoritissimo, ma non tutto è perfetto. (...)
(Corsera)