IL FATTO QUOTIDIANO (LORENZO VENDEMIALE) - Gente accampata davanti ai botteghini, server in tilt, resse fisiche e virtuali per accaparrarsi i biglietti di Roma - Liverpool. Tanto preziosi quanto introvabili: dopo tre ore e mezza erano già esauriti. I circa trentacinquemila fortunati che ce l'hanno fatta si preparano all'appuntamento,agli altri non che resta l'amarezza di una notte in coda per nulla, qualche polemica sulle falle del sistema e la speranza di un maxi-schermo allestito in piazza per tifare insieme. Il 2 maggio lo Stadio Olimpico sarà pieno come non mai per spingere la Roma verso la finale. E il presidente Pallotta già si frega le mani per l'incasso record, visti i prezzi tutt'altro che popolari. La febbre da Champions League non è mai stata così alta nella Capitale. La semifinale contro il Liverpool sarà la partita più importante degli ultimi trentacinque anni di calcio romano. E la caccia al biglietto è stata quasi selvaggia, come nemmeno l'anno scorso in occasione dell'addio di Totti contro il Genoa: 21 mila ticket erano già stati staccati per la prelazione riservata agli abbonati di Champions; per gli altri 35 mila si è scatenato il caos.
I tifosi le hanno provate praticamente tutte, mettendosi in fila davanti ai botteghini addirittura con 36 ore d'anticipo, dormendo in auto e in tenda, o tentando l'acquisto online con due o tre dispositivi diversi. Presi d'assalto, i 15 AsRoma Store sparsi per la capitale si sono organizzati un po' come potevano, tra chi distribuiva bigliettini di carta fatti a mano, e chi disponeva un meccanismo di prenotazione con appelli ogni sei ore per consentire agli appassionati di tornare a casa a riposare. Il sistema non poteva reggere. E infatti è andato in tilt quasi subito, tra terminali bloccati e mail d'attesa con tanto di errori d'ortografia: gli altri rivenditori autorizzati sono riusciti a emettere pochissimi biglietti, anche in quelli ufficiali a volte il terminale si è fermato per ripartire solo quando era troppo tardi; su Internet, invece, neanche a parlarne, la coda virtuale è durata a lungo per poi concludersi nella beffa di un nulla di fatto. E che qualcosa non abbia funzionato lo dimostrano anche i tanti biglietti subito rimessi in vendita sui vari siti di "bagarinaggio" online. A cifre astronomiche e prezzi più che decuplicati: addirittura 400 euro per la curva, oltre mille per la tribuna. Il sold out è stato annunciato già alle 13:36: appena tre ore e mezza dal via (col Barcellona ce n'erano volute otto). In realtà il tutto esaurito era solo "tecnico": la società ha scelto di chiudere la vendita web in modo da privilegiare le persone in fila da ore. Per la gara d'andata a Liverpool, invece, è stata premiata la fedeltà degli irriducibili: soltanto i pochi che avevano assistito alla partita in trasferta contro il Qarabag, nelle zone più sperdute dell'Azerbaijan, hanno potuto esercitare il diritto di prelazione e assicurarsi uno dei pochi ingressi per Anfield Road. Sui social network e forum i tifosi si sono divisi tra i fortunati che ce l'hanno fatta, e i tanti delusi che dovranno accontentarsi di guardare la partita in televisione, ma sono pronti astringersi tutti attorno alla squadra: alla doppia sfida non manca molto, Roma-Liverpool è già cominciata.