IL TEMPO (E. MENGHI) - Sotto il sole di Ferrara c’è la Roma B a sfidare il primo caldo sul campo dove si è inceppata la Juventus a marzo, l’Inter a gennaio e il Napoli ha faticato a vincere. Ma a tre giorni dalla semifinale con il Liverpool Di Francesco non può evitare il turnover che pure gli era costato tanto con la Fiorentina prima della storica rimonta col Barça. Si continua a cambiare, nel turno infrasettimanale c’erano stati sei ritocchi all’undici iniziale, anche stavolta sarà rivoluzionata mezza squadra e, soprattutto, a riposare saranno gli intoccabili. Con la Spal i giallorossi dovranno dimostrare di non essere Dzeko-dipendenti e di non andare in sofferenza a sinistra senza il leader Kolarov, un test del tutto inedito in campionato, perché mai gli amici ex City sono mancati all’appello insieme. Le rare volte ,appena 4 tra Champions e Serie A, in cui Edin non è partito titolare c’era sempre il serbo in campo. L’unica eccezione in Coppa Italia,e sappiamo com’è finita. Ma sono loro due i giocatori di movimento più spremuti in stagione e hanno bisogno di rigenerarsi prima di andare ad Anfield. Kolarov, affaticato, non è stato neppure convocato, anche se non ha saltato un allenamento. Da quella parte Di Francesco ha finalmente possibilità di scelta: «Silva è in vantaggio su Luca Pellegrini», ha svelato in una vigilia blindatissima in cui ha provato la formazione senza nemmeno distribuire le pettorine. Tra le poche certezze c’è l’esordio dal 1’ del terzino sinistro preso a gennaio in prestito dallo Sporting Lisbona, dovrebbe vincere lui il ballottaggio col baby fresco di rinnovo fino al 2022, ma sarà probabilmente staffetta. Di Francesco crede nel classe ‘99 e ha cancellato la partenza per la Nazionale Under 20 per portarlo a Liverpool martedì. «La mia testa è alla Spal, ci aspettano 5 partite fondamentali, non bisogna sbagliare. Sarà un bel finale per la volata Champions», è la previsione del tecnico romanista,che qualche calcolo comincia a farlo guardando la classifica che vede le rivali cittadine al 3° posto e i nerazzurri subito dietro aI 25 gradi previsti lo preoccupano perché «è venuto un po’ di caldo, è una sfida delicata sotto tutti i punti di vista e dobbiamo essere bravi a capitalizzare le occasioni». Messaggio destinato in particolare a Schick, «gioca lui o Dzeko lì davanti»: il ceco è ancora a secco in A e nel probabile 4-2-3-1 agirà da unica punta davanti al terzetto composto da Under, Nainggolan ed El Shaarawy. Perotti è tornato disponibile ed è «prontissimo», ma dovrebbe iniziare dalla panchina, a meno che Di Francesco non decida di spostare il Faraone a destra per non rischiare Cengiz .Ma toglierei due che segnano di più, il turco e il bosniaco, nella stessa gara sarebbe un rischio forse troppo grande. «Non è che posso farli riposare tutti», ha chiarito l’allenatore, che a centrocampo dovrebbe puntare su Strootman e Pellegrini, preservando De Rossi per il Liverpool. In difesa Florenzi, Manolas e Fazio con la new entry Silva. Intanto Defrel ha anticipato l’intervento di pulizia - inizialmente previsto per l’estate - al ginocchio sinistro, quello danneggiato a novembre nello scontro col palo di Marassi. Dovrebbero bastargli le due settimane già messe in conto per l’infortunio alla caviglia per guarire e partecipare alla volata Champions finale.