Cnims: «Sempre pronti a fare a botte, approfittano delle situazioni»

26/04/2018 alle 13:23.
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«No, non è detto che partano dall’Italia sapendo già che faranno a botte. Ma sono pronti a farlo, se capita l’occasione. Approfittano di ogni spazio libero che gli viene concesso». E a Liverpool, di spazio libero — secondo i vertici dell’ordine pubblico italiano — gli ultrà romanisti ne avrebbero avuto tanto, nonostante gli avvertimenti alle autorità inglesi sulla presenza di 200 giallorossi dell’ala più dura. È scoppiato così l’ultimo scontro che ha coinvolto un gruppo ultrà italiano all’estero. Un fenomeno monitorato dagli investigatori del Cnims (Centro nazionale di informazione sulle manifestazioni sportive) che di recente avevano notato un calo del fenomeno. (...) Il gruppo entrato in azione ad Anfield era composto da un’ottantina di giovani. Un numero tipo, che compare e ricompare negli episodi di violenza fuori dagli stadi di mezza Europa. Decine di ragazzi a volto coperto, armati di mazze, bastoni, tubi di gomma. A volte qualcuno viene mandato in avanscoperta per capire come muoversi fra strade e vicoli, scoprire scorciatoie, individuare gli ultrà stranieri. «Ma non c’è un copione — spiega ancora chi indaga —, ci si adatta sul momento. Meglio ancora se la polizia non si fa viva». Per strategia o sottovalutazione. (...).

(corsera)