LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - La Roma irrompe di prepotenza tra le prime otto squadre d’Europa, riscrivendo un pezzetto della sua storia nella serata per cuori forti dell’Olimpico. Battuto lo Shakhtar nel ritorno (1-0), davanti a poco meno di 48mila spettatori, impazziti di gioia e quasi increduli per l’approdo ai quarti di finale di Champions League della squadra giallorossa. Impresa che non riusciva da dieci anni e che conferma Dzeko a livelli altissimi in Europa. Per il centravanti la rete-vittoria di ieri sera è la quarta nella competizione, la prima all’Olimpico, visto che le altre tre sono arrivate in trasferta (Qarabag, Chelsea). E stavolta il ragazzo si lascia andare a un’esultanza sfrenata, quasi liberatoria, per una serata che difficilmente dimenticherà, lui che è voluto restare nella capitale a tutti i costi, lo scorso gennaio, quando il club aveva aperto le trattative con il Chelsea per il suo trasferimento. «Non volevo andare via proprio per giocare partite come questa – spiega Dzeko a fine partita – la standing ovation la meritano tutti stasera, stiamo andando avanti meritatamente in coppa. Io i quarti non li ho mai giocati nella mia carriera. Siamo riusciti a fare qualcosa che non succedeva da tempo qui. Andare a giocare coi più forti d’Europa è un grande orgoglio per tutti noi: ora ce la giochiamo con tutti». È rimasto nella capitale, Edin, ed è uno dei protagonisti del cammino europeo di una Roma che ha regalato il passaggio ai quarti a Pallotta, che negli Stati Uniti festeggiava ieri i suoi sessant’anni. « Non poteva chiedere regalo migliore – dice Monchi – i risultati aiutano sempre, ma per ricreare il feeling tra l’ambiente e il presidente non basta una partita. È un lavoro lungo, facciamo un passo per volta » . Un bel passettone è stato d’altra parte mosso ieri sera, con Strootman che spiega il perché la squadra si sia esaltata. « È per queste partite che giochiamo a calcio, qui devi dimostrare quanto vali e tutti lo vogliamo dimostrare». Il palcoscenico della Champions ha tirato fuori il meglio da un gruppo scostante, che riesce a non subire timori reverenziali in una competizione che sembra aiutarlo a lasciar da parte i fantasmi stagionali. E la posta si spalanca su uno scenario che nessuno a inizio stagione avrebbe probabilmente immaginato. «Passare il turno è un traguardo importante– continua Monchi – per la crescita del club. Sapevamo che era difficile, ma non impossibile». Adesso riparte la corsa in campionato. «Ora vogliamo restare terzi in classifica, per tornare in Champions anche l’anno prossimo – i propositi di Dzeko, uscito dal campo accompagnato da un’ovazione del pubblico – le aspettative sono sempre alte, noi cerchiamo di fare del nostro meglio in ogni partita per conquistare la vittoria » . La Roma dovrà ora levarsi di dosso l’euforia e immergersi nella preparazione della trasferta di Crotone, in programma domenica prossima alle 15.
Lampo di Dzeko, ed ecco i quarti di Champions dopo 10 anni
14/03/2018 alle 12:59.