IL GIORNALE (M. DI DIO) - Nella prima notte della serie A orfana di Davide Astori, il copione sembra scritto per celebrare chi a Roma ha vissuto una stagione (quella 2014-2015, la prima del francese Garcia in panchina) lasciando un segno importante. Commovente il silenzio dell'Olimpico nel minuto di raccoglimento mentre sul maxischermo dello stadio scorrono le immagini della clip realizzata dalla Roma. Da brividi la dedica di Manolas, che dopo la zuccata che spiana la strada per la vittoria giallorossa, si inginocchia e rivolge le dita al cielo verso il compagno di reparto al quale aveva regalato pure una delusione, facendo gol a novembre nella "sua" Firenze. Senza esultanza, ma ricca di significato, la rete di Daniele De Rossi, colui che a Trigoria ha vissuto con maggiore dolore la scomparsa di Davide, compagno di tante avventure anche in Nazionale. Persino il romano Lorenzo Pellegrini esulta sotto la Sud in maniera sobria dopo il tris che infligge una severa lezione al Torino.
È una notte di tristezza che sul campo la Roma onora solo per un tempo, il secondo, nel quale viene a capo di una gara iniziata con un torpore inspiegabile e finita con un crescendo rossiniano. La squadra di Di Francesco mostra il suo vestito migliore, al netto delle squalifiche di Dzeko e Fazio e del turno di riposo concesso a Perotti in vista della Champions. Bisognava dare continuità all'impresa di Napoli e mettere fine al tabù Olimpico (cinque i ko subiti in casa in questo campionato, un risultato in controtendenza con le ultime stagioni), ma il Toro che si presenta sul prato romano non è quello sulle gambe visto nel derby e contro il Verona. La truppa di Mazzarri, con sei titolari fuori e una difesa in piena emergenza, per 45 minuti si chiude davanti a Sirigu e riparte in maniera incisiva. Le progressioni di Iago Falque spaccano la difesa giallorossa e il tiro più pericoloso dell'ex esalta le doti di Alisson, il portiere con la miglior percentuale di parate effettuate (quasi l'80%) della serie A.
L'intervallo ricarica la Roma e spegne i granata, non nuovi - come ha sottolineato anche il tecnico - a giocare solo una parte di gara. I giallorossi rientrano in campo rigenerati, prendono in mano il match e non lo mollano più, complice un Toro nel quale Belotti è la brutta copia dell'attaccante ammirato in passato. Manolas segna la sua seconda rete in carriera ai granata, De Rossi - con il dolore nel cuore - si iscrive nel tabellino marcatori della partita chiusa nel recupero da Pellegrini. La Roma si tiene il terzo posto con la prima vittoria in casa dopo un mese e alla fine resta sul terreno di gioco a guardare le immagini dei momenti migliori della sua Champions stagionale. Una carica in più in vista di martedì.