IL TEMPO (S. PIERETTI) - Prove tecniche di formazione. Di Biagio studia la squadra anti Argentina perché – per lui – vincere è l’unica cosa che conta. Il ct della Nazionale fa suo il vecchio adagio di Boniperti, pensa di poter trovare una riconferma sulla panchina dell’Italia. Tuttavia dalle parti di Coverciano serve un nome altisonante da proporre mentre tutte le altre Nazionali prepareranno il Mondiale di Russia. Al momento l’Italia prova a ripartire da qui, dagli stessi interpreti schiantati dai pronipoti di Liedholm e Nordahl, con la colpevole complicità di Ventura. A Manchester sarà 4-3-3 con una formazione composta da otto reduci – su undici – della disfatta dei playoff. Non sarà facile fare un vestito nuovo con una vecchia stoffa, ma a volte – Berlusconi docet – è il sarto a fare la differenza. Il tackle di Claudio Gentile è bastato a ricordare i trascorsi non propriamente nobili – in fatto di risultati – dell’attuale ct, chiamato a gestire due amichevoli di lusso. La sfida di domani sera contro l’Argentina nasconde non poche insidie, la qualità della selezione sudamericana è elevatissima anche se nelle qualificazioni al Mondiale non sempre è riuscita a esprimere tutto il proprio potenziale. Nella sfida dell’Emirates Stadium sarà fondamentale la tenuta della difesa azzurra chiamata a fronteggiare l’onda d’urto di Messi, Aguero e Di Maria. Per quanto riguarda la formazione, davanti Buffon è stata pro vata una linea difensiva a quattro con Florenzi e Spinazzola sugli esterni, e la coppia Bonucci-Ogbonna nel cuore della retroguardia. A centrocampo ci saranno Pellegrini, Jorginho e Verratti. In attacco spazio a Immobile, con Candreva e Insigne a supporto. La squadra si allenerà stamattina a Coverciano, poi partenza per Manchester.