Capitani contagiosi, prima ancora che coraggiosi. [...] Kolarov capitano della Serbia, Alisson capitano del Brasile, Strootman capitano dell’Olanda, Dzeko capitano della Bosnia, De Rossi capitano presente e futuro di qualunque cosa si vesta di giallorosso. Fazio e Manolas capitani in pectore di Argentina e Grecia. Lui, Nainggo, non sarà mai capitano del Belgio, almeno fino a che ci sarà il ct Roberto Martinez a confondere le acque con le sue pessime idiosincrasie, ma capitano della Roma sì, eccome e si spera per sempre. La Roma va incontro alle due settimane del «tutto o niente», con l’unica chance di restare in vita, aggrappata alle caviglie forti dei suoi eroi, [...] che faranno l’impossibile per dimostrare a se stessi prima che al mondo che l’unico, vero godimento di questa fragile storia che è la vita sta nel rovesciare un finale già scritto.
(Corsera - G. Dotto)