(...) Dopo le polemiche seguite alla doppietta col Benevento, per il saluto militare da dedicare ai morti nell’avanzata nel distretto curdo siriano di Afrin ci sarà tempo. Cengiz Under non si dedica a «endorsement» più o meno subliminali per il presidente Erdogan, ma ringhia al mondo del calcio la sua crescita esponenziale. Quattro gol nelle ultime tre partite, un posto da titolare che sembra blindato in vista della trasferta contro lo Shakhtar Donetsk e, soprattutto, la benedizione oramai definitiva di tutto l’ambiente.
« Cengiz gioca più di squadra, anche se tecnicamente è incredibile, sapendo andare al tiro con grandissima velocità. (...) – spiega infatti Eusebio Di Francesco – Ora deve lavorare con umiltà». (...) «Sta lavorando bene – spiega infatti Fazio –. Ha trovato una lingua molto diversa dalla sua, ma si sta impegnando per impararlo. Ora ha capito cosa vuole Di Francesco e si vede. Adesso tutti parlano di lui, ma deve stare tranquillo e continuare così». L’impressione è che il ventenne turco voli ancora basso. «È umile ed educato–garantisce Perotti –. L’italiano non lo parla ancora bene, ma è formidabile. Si merita tutto questo».
Lo giurano anche i social dei tifosi giallorossi, che oscillano tra esaltazioni e timori. «È il nuovo Salah», scrivono in tanti. «Speriamo non sia la prossima plusvalenza», si immalinconiscono i pessimisti. Ma a dominare è l’euforia, annacquata solo dalla sua uscita per crampi, che comunque non preoccupano. Se per lo Shakhtar non è una bella notizia in vista Champions, chi può esultare è Mircea Lucescu, c.t. della Turchia ed ex allenatore degli ucraini. «Under diventerà un campione assoluto–ha detto nei giorni scorsi –. Ha tutto per diventare un leader. Io poi gli parlo sempre in italiano, così imparerà più velocemente la lingua e si integrerà ancora più in fretta». (...)
(Gasport)