Un tempo per uno fa un po’ più male alla Roma. Il discorso qualificazione resta aperto — grazie al gol di Cengiz Under nel primo tempo, a due paratone di Alisson nel secondo e al salvataggio di Bruno Peres a porta vuota nei minuti di recupero —, ma dopo i primi 45’ nessuno avrebbe pensato a una Roma sconfitta. Un po’ è calata fisicamente la squadra, un po’ è stato pagato un mercato che praticamente non ha dato a Di Francesco un terzino destro di ruolo. Lo Shakhtar ha preparato tutta la partita lì, attaccando sempre Florenzi che terzino vero non è e che ieri era pure debilitato dall’influenza. Fino a che la Roma ha pressato alto, soprattutto con Strootman, la gara è stata in controllo dei giallorossi, poi la Roma ha perso campo e personalità. Peccato, perché nel primo tempo si era vista quasi una squadra sola in campo. (..)
(corsera)