IL MESSAGGERO (P. LIGUORI) - Parla Strootman e dice la verità nuda e cruda: noi non siamo come Juventus e Napoli perché siamo costretti a vendere. E fa anche i nomi, per gli smemorati: Salah, Paredes, Ruediger e, prima ancora, Pjanic e Benatia. Come dire, una mezza squadra da scudetto. E adesso serviranno tonnellate di parole per annacquare e cancellare la semplicità dell’olandese.
La prenderanno male in società perché l’ambiente rimane poco trasparente anche se l’allenatore e la squadra hanno ricominciato la corsa per la Champions. Oggi a Udine la partita è molto importante perché bisogna dare continuità al gioco visto col Benevento e bisogna ancora migliorare la fase difensiva, per preparare la partita con lo Shakhtar. Possono tornare in organico Radja, De Rossi Pellegrini e anche Schick, dunque ci sarà abbondanza di scelta per Di Francesco. Interessante capire l’ampiezza del turn over nelle prossime tre partite e anche la qualità del gioco, che si era un po' persa, soprattutto sulla velocità d’azione. Poi ci sono i casi individuali di Under e Dzeko, che vogliono confermare l’ultima bella prestazione e candidarsi a leader della volata per il terzo posto