IL MESSAGGERO (S. RIGGIO) - Al di là del mercato, la Roma deve pensare alla gara di stasera contro la Sampdoria. Una vittoria terrebbe aggrappati i giallorossi alla zona Champions League e ridarebbe entusiasmo alla squadra, che arriva dal pareggio di San Siro contro l'Inter. Non ci sarà De Rossi, che si è allenato a parte. Al suo posto sarà confermato Strootman: «Se avrà un futuro in regia? In realtà, già se lo è creato. Non è la prima volta che lo provo lì. In partita lo ha fatto con la Spal o magari in altre occasioni. In allenamento è capitato spesso perché poteva succedere di non avere a disposizione i due centrali di centrocampo. Devo dire che ha interpretato il ruolo come piace a me. Può ancora verticalizzare qualche palla in più, però mi è piaciuto molto per la posizione e per la continuità che ha avuto in partita. Potrebbe essere riproposto in quel ruolo anche in altre gare, perché no», il pensiero di Eusebio Di Francesco. Che ha aggiunto: «La Sampdoria è in forma? Lo dite voi giornalisti. Vedendo il risultato di domenica si direbbe di sì, ma è la stessa Samp che ha perso anche a Benevento. Risultati a parte, ha dimostrato di avere delle idee e un'identità ben precisa. Attacca la porta con grande incisività, poi ha Quagliarella che qualsiasi cosa tocchi diventa oro. È una partita molto insidiosa. Tutto quello che c'è attorno alla squadra magari non ti aiuta a preparare la partita al meglio, ma io devo concentrarmi su questa sfida come abbiamo fatto in gran parte contro l'Inter».
PROVA D'ORGOGLIO - Di Francesco vuole ripartire dalla gara di San Siro, senza il calo degli ultimi 20' che hanno fatto svanire la vittoria: «Non è facile mantenere certo ritmi per tutti i 90'. Abbiamo sofferto e Alisson è stato bravissimo, ce lo teniamo strettissimo, è il portiere del futuro. Si devono però fare valutazioni anche fisiche, avevamo giocatori che non avevano i 90' nelle gambe. Bisogna ritrovare continuità di compattezza di squadra. Il risultato ci ha lasciato l'amaro in bocca, ma ho rivisto un po' di Roma che piace a me. Mi auguro che cresca sempre di più». Sull'aspetto psicologico, Di Francesco ha concluso: «Devo solo rinforzare questa squadra e fare leva sulla serietà e sulla professionalità dei miei giocatori. Situazioni come queste si affrontano a testa alta e senza alibi. Non scappo mai dalle situazioni, come allenatore non posso mettere becco. Io ho scelto di allenare la Roma e lo farò fino in fondo, qualsiasi cosa accada o non accada».