[...] I calciatori della Roma, per loro stessa ammissione, e pure per ammissione dell’allenatore, si sono scoperti fragili: se passano in vantaggio vengono a volte rimontati, se invece vanno sotto non recuperano. [...] «Ma non si possono paragonare cose e momenti diversi, nella vita come nello sport», spiega il professor Umberto Manili, psicologo dello Sport e autore, tra le altre cose, di una pubblicazione intitolata «Il pericolo della deconcentrazione». Proprio quello che, stando alle parole di Strootman, è successo alla Roma [...]: «Parlare di certe considerazioni pubblicamente può anche fare bene - dice Manili - perché magari aiuta a scacciare i fantasmi. Non so come sia potuto succedere, ma posso immaginare che per la Roma superare un girone così duro possa aver comportato uno stress psico-fisico enorme. E quando non ce la fai allora sì, lì subentra anche la paura di non arrivare a certi risultati». [...] «Per ritrovarsi a volte bisogna allontanarsi». E chissà che alla Roma non serva davvero, come magari potrebbe servire ai calciatori aver staccato dai social network: pochi post, le compagne sono molto attive, da parte dei mariti giusto qualche foto in famiglia e poco altro.
(gasport)