Dalla curva Sud ai bar, passando per radio e social network. Il giorno dopo la sconfitta in casa con la Sampdoria, la Roma giallorossa è una polveriera. È come se la contestazione, all’interno dello stadio avesse rotto gli argini e sulla barca in tempesta fossero saliti tutti. Pallotta, ovviamente comandante, ma anche Baldissoni, Monchi, i giocatori e Di Francesco. Per qualcuno persino Totti: «L’unico che con un paio di parole potrebbe sistemare tutto». (..) Neppure la probabile permanenza di Dzeko, notizia che si diffonde nel tardo pomeriggio, serve a placare gli animi e basta dare un’occhiata ai social del club giallorosso per accorgersene. (..) I tifosi se la prendono con «Nainggolan che non corre più», “Strootman e Kolarov che si sono permessi di rispondere a chi fischiava e contestava”, «Florenzi che non è venuto sotto la curva» e persino «De Rossi, che da infortunato è andato alle Maldive». (..) E nel clima del «è tutto da buttare» non si salvano neppure direttore sportivo e allenatore. Il primo viene accusato di essere «il braccio armato di Pallotta, qui se vende e no se gana», il secondo, a cui pure tanti riconoscono amore per la Roma e coerenza, viene accusato di essere in totale confusione. (..)
(gasport)