IL TEMPO (G. GIUBILO) - Un incrocio di bei ricordi, di affetti, ma anche di reciproco rispetto. Va in scena una sfida con tanti risvolti significativi, come reclama la tradizione per i confronti tra il Milan e la Roma. Montella, che non sta vivendo un momento particolarmente felice sulla panchina rossonera, non esita a confessare di ritenere la Capitale la sua vera casa: e non soltanto per gli anni vissuti in giallorosso da giocatore e anche da allenatore. Non ci sono dunque toni aspri in questo confronto che nessuno, qualche stagione fa, avrebbe considerato all’insegna del massimo equilibrio. Ma i giallorossi, che si sono presi il secondo posto e il diritto alla Champions nell’ultimo campionato, non partono certamente sfavoriti dal pronostico, in questo incontro che di realmente anomalo ha soltanto l’orario d’inizio, visto che a San Siro si giocherà alle sei del pomeriggio. Resta comunque una sfida segnata da un’incertezza assoluta sul risultato, nella quale più che Di Francesco, rischia sicuramente Montella, che le critiche milanesi non possono di sicuro incoraggiare nel suo lavoro per riportare il Milan agli accenti gloriosi di un tempo. Entrambe le formazioni sono reduci da un poco brillante test europeo, con vittorie arrivate con un dispendio di energie non giustificato dal modesto livello degli avversari. Non ci sono grandi problemi di formazione, nonostante alcuni infortuni che limitano un po’ le scelte dei due tecnici. La Lazio, decimata dai problemi fisici dei difensori, ha comunque l’occasione per guadagnare terreno ricevendo all’Olimpico un Sassuolo meno coriaceo rispetto alla passata stagione. Ostacolo duro per la Juventus, un’Atalanta che vuole continuare a stupire. Tutto sommato, un’occasione d’oro per l’Inter, perché il Benevento non rappresenta un pericolo serio per nessuno.