La Nord chiusa per razzismo, gli ultrà: "Ora basta ululati"

04/10/2017 alle 16:39.
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LA REPUBBLICA (G. CARDONE) - La Curva Nord della Lazio chiusa per razzismo, di nuovo. Non è bastato lo scenario desolante dell’Olimpico vuoto contro lo Zulte, solo pochi giorni fa, per convincere 2000 tifosi di quel settore (“su 5449 occupanti”, specifica il giudice sportivo) a evitare gli incomprensibili e assurdi ululati nei confronti dei giocatori di colore del . Così i “buu” indirizzati a Adja- pong (al 31’ del primo tempo) e Duncan (33’ della ripresa) costringeranno la Lazio a giocare contro Cagliari (22 ottobre) e Udinese (5 novembre) senza la spinta della Nord. Curva squalificata per un turno, che diventano due perché è stata revocata la sospensione della sanzione inflitta per i cori contro Rüdiger nel derby del 30 aprile. L’ennesimo in- calcolabile danno d’immagine (oltre che pratico, la squadra ha bisogno del sostegno della Nord, anche perché gli altri settori sono spesso semideserti) per la società, la prima d’Italia a essere squalificata per razzismo, sia nel nostro campionato (cori e stri- scioni nel derby del 29 aprile 2001) che in Europa (Olimpico chiuso per atteggiamenti razzisti e atti di teppismo contro il Partizan il 25 novembre 2004). Sono passati molti anni e si sono moltiplicate le iniziative di club, giocatori e tifosi (anche un flash mob “we fight racism” al Colosseo nel marzo 2016), progressi ci sono stati, ma la Lazio è ancora costretta a occuparsi di questioni che nulla hanno a che fare con lo sport. Sono pochi ormai, sempre di meno e spesso coperti dai fischi del resto dello stadio, però non la smettono. Nonostante un comunicato-appello della stessa Nord nell’agosto 2013, dopo gli ululati in Supercoppa contro i colored della che costarono alla curva un turno a porte chiuse. Il 15 dicembre di quell’anno, poi, proprio Duncan (tra gli altri) fu oggetto di cori razzisti in Lazio-Livorno (due turni con pena sospesa). Altra (due giorna- te) per i cori a Koulibaly nel 2016. Precedenti che aggravano la posizione della Lazio, da tempo nel mirino dell’Uefa. La società ora è preoccupata per la sfida con il Nizza di Balotelli: paradossale che ormai, più degli avversari, facciano paura i cori razzisti. Si spera che stavolta venga ascoltato l’appello della Voce della Nord (la trasmissione radio della curva): “I buu non vanno più fatti, basta, le ideologie devono restare fuori dallo stadio. Questa Lazio è strabiliante, non faccia- moci del male da soli”, la sintesi. Il club costretto anche a ridefinire il prezzo per l’abbonamento della Curva Nord (ora valido per 13 partite e non più 15, campagna riaperta fino al 20).
Nel martedì nero della Lazio, anche l’allarme Strakosha. Il ha lasciato il ritiro dell’Albania per un affaticamento musco- lare all’adduttore, è rientrato a Roma per farsi curare dallo staff medico biancoceleste: non ci sono lesioni, probabile il recupero per la . Migliorano Bastos, Wallace e Anderson: i primi due lavorano per tornare tra i convocati già contro i bianconeri.

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