Francesco Totti, ieri, ha iniziato la sua seconda vita, quella da dirigente, assistendo all’allenamento mattutino della squadra al fianco del direttore generale Mauro Baldissoni e del direttore sportivo Monchi. Prima un lungo colloquio con il ds, che sarà il dirigente con cui lavorerà di più e l’unico con cui ha un vero feeling. Poi il pranzo con Eusebio Di Francesco.
Totti è stato prodigo di battute verso i compagni di squadra e ha fatto ridere tutti quando ha detto a Kolarov, avversario di tanti derby, che cosa ci facesse lì. In realtà i giocatori di qualità e di carattere come il serbo a Totti sono sempre piaciuti e lo ha dimostrato in passato, quando non era ancora un dirigente ma faceva lo stesso le telefonate a qualche giocatore per portarlo alla Roma. Totti è legato al club da un contratto quinquennale a 600 mila euro netti a stagione. Totti è al primo giorno di scuola, ma un suo ruolo è già chiaro: quello di garante del «romanismo». Il Re è sempre lui, anche se ha smesso di giocare
Il primo campionato dell’era d.T. (dopo Totti) sta per cominciare. Francesco, quasi sicuramente, accompagnerà la squadra a Bergamo per la gara di esordio. Il momento più difficile sarà proprio quello. Entrare a Trigoria senza più poter calciare il pallone è stato un allenamento a quello che verrà.
(corsera)