«Abolizione» della tessera del tifoso? No, è la raccomandazione che filtra fra i diversi protagonisti della riforma, meglio parlare di un suo «superamento», anzi di un’«evoluzione». Ne sapremo di più domani, quando il protocollo ministero dell’Interno-ministero dello Sport-Coni-Federcalcio-Leghe sarà pubblicamente sottoscritto e illustrato con le massime autorità sportive dai ministri Minniti e Lotti. La prima conseguenza delle nuove norme sarà la possibilità di acquisto anche all’ultimo momento del biglietto per andare la domenica allo stadio. Al botteghino, o magari utilizzando un’apposita applicazione sul telefonino. La novità è figlia di un cambiamento di approccio. Con un obiettivo: non abbassare l’asticella della lotta alla violenza, mettendo però in campo tutti gli strumenti per combattere la fuga dagli stadi. Isolando violenti, ricattatori e rapporti perversi fra il club e alcuni gruppi di ultrà, ma facendo tutto il possibile per far tornare le famiglie allo stadio. Offrendo servizi, vantaggi, iniziative promozionali, per riuscire soprattutto a cambiare l’atmosfera degli spalti. Il «superamento» della tessera non significherà una sorta di liberalizzazione totale. Resta il limite degli incontri ritenuti a rischio. Fra i provvedimenti che faranno parte della riforma ci sarà anche la «libertà di tamburo» nelle curve, superando uno dei divieti di questi anni. Insomma, un modo per recuperare la «musica» degli stadi senza però abbassare il livello di sicurezza.
(gasport)