Si dice che Napoleone Bonaparte preferisse i generali fortunati a quelli bravi. E che Luciano Spalletti sia stato fortunato, ieri sera, nel suo ritorno da fischiato ex all’Olimpico, è assodato: la Roma ha colpito tre pali, uno sullo 0-0 (Kolarov) e due sull’1-0 (Nainggolan e Perotti) che avrebbero chiuso la partita. Il tecnico nerazzurro è stato bravo a modificare alcuni meccanismi in corso e nel secondo tempo grazie al calo di Jesus e ad uno straripante Icardi ha portato a casa i tre punti. Dopo aver sofferto per gran parte del match l'Inter è riuscita ad uscirne indenne e ad aspettare la sua occasione, arrivata sui piedi del centravanti argentino al 22' del secondo tempo che ha permesso di pareggiare l'incontro e sfruttando l'uno contro uno di Perisic sulla fascia di arrivare al definitivo 3-1.
Segnali positivi arrivano però per Di Francesco la cui squadra crea molto e può recriminare sul mancato utilizzo della Var in occasione del contatto in area nerazzurra tra Skriniar e Perotti. I giallorossi hanno iniziato il match con 4-1-4-1 che ha permesso a De Rossi di tenere sotto controllo Borja Valero e a Strootman e Nainggolan di giocare più centrali. Dopo il vantaggio di Dzeko, la Roma ha dominato sulla sinistra con Kolarov e Perotti, ma non è riuscita a recuperare il risultato con l'occasione di Nainggolan. Bisognerà ora però capire se il crollo finale è stato solo fisico o anche psicologico.
(corsera)