Al compleanno di Nainggolan Totti era avvilito: "E' il giorno che temevo arrivasse", ha detto. E' comprensibile dato che il capitano il 28 maggio giocherà la sua ultima partita da calciatore.
Francesco rimane comunque con tre certezze: con Spalletti il suo addio sarebbe stato certo dato il ridotto minutaggio in campo; avrebbe chiesto a un nuovo allenatore se poteva avere bisogno di lui; avrebbe voluto ufficializzare lui stesso l'addio al calcio. Totti non ha nulla contro Monchi, magari è mancato un po' di sensibilità, ma la società fa notare come il capitano abbia sciupato l'evento della Nike, organizzato per i nuovi scarpini, per dare l'addio al calcio.
Nei cari di Francesco c'è chi pensa che questa mossa di Monchi sia stata fatta per invogliare Spalletti al rinnovo, idea, questa, difficle da credere anche perché Monchi ieri ha detto: "Il mio desiderio è che resti, poi se deciderà di andarsene ci muoveremo". Il progetto continua, con o senza il toscano.
Dall'America intanto arriva una carezza da parte di Pallotta: "Francesco avrà il ruolo di direttore (tecnico, ndr), come io e lui avevamo già discusso in passato. Sarà sempre parte della Roma. Ovviamente Monchi avrà tanto da imparare sul club e la città da uno come lui".
(gasport)