LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - L'uscita di scena dall’Europa League è un macigno sulle spalle dei giocatori, ma la Roma riesce comunque a tirare un bel sospiro di sollievo: il successo contro il Sassuolo (3-1) ristabilisce infatti le distanze dal Napoli, mantenendo ben saldo tra gli artigli giallorossi il vitale secondo posto in classifica. È ancora Dzeko a risultare decisivo. Partito dalla panchina, il centravanti entra e realizza la terza rete - dopo quelle di Paredes e Salah - quella che chiude una gara partita in salita a causa dell’iniziale vantaggio del Sassuolo. Trentunesimo centro stagionale per il bosniaco, criticatissimo e poco lucido, invece, contro il Lione. «Una vittoria meritata e ne avevamo bisogno dopo il Lione - ammette Strootman, tra i migliori in campo - siamo partiti male, loro invece bene, senza paura, per tutto il primo tempo. Ma noi abbiamo qualità, e nel secondo tempo abbiamo dimostrato che siamo forti. Se non sbaglio nessuno di noi ha detto che siamo stanchi: siamo dei professionisti e dobbiamo esser pronti a giocare ogni tre giorni. Ora c’è la sosta, e poi ricominciamo, concentrandoci sul secondo posto, difficile pensare alla Juve».
Applaude la vittoria della Roma, Pallotta, presente ieri sera allo stadio Olimpico, dopo la defezione in Europa League a causa della febbre. Non dalla tribuna, ma in una stanza adiacente allo spogliatoio, per evitare l’umidità capitolina dopo la febbre. Il presidente giallorosso, in mattinata, era stato a Trigoria per un saluto alla squadra e a Spalletti, con il quale, però, non ha ancora avuto un colloquio faccia a faccia per decidere cosa fare nel prossimo futuro. Il contratto del tecnico, in scadenza nel prossimo giugno, è alla base di un dialogo a distanza piuttosto polemico tra allenatore e proprietario statunitense, con il viaggio romano di Pallotta piuttosto importante proprio per accorciare le distanze senza interloquire a mezzo stampa. «Ma Pallotta non può risolvere tutto quando viene in Italia - spiega Baldissoni - noi lavoriamo ogni giorno per la Roma e il presidente è sempre in contatto con noi. Non siamo quindi agitati per l’incontro che dovrà esserci, anche perché questa mattina si sono già visti. Decideremo insieme con Spalletti il futuro, continuiamo con serenità, non serve creare tensioni». Il dg giallorosso poi sorride quando gli viene chiesto del mercato. «Quando si lavora insieme, i programmi si fanno insieme. Spalletti ha detto più volte che questa è la Roma migliore che ha allenato. Quando dice che vuole vincere, lo fa perché vuole meritarsi la Roma».
In attesa quindi di capire quale sarà il futuro del mister toscano, la squadra potrà ora rifiatare grazie alla sosta del campionato. Dopo un periodo vissuto in apnea, tra campionato, coppa Italia ed Europa League, i giallorossi rallenteranno un po’, ossigenando muscoli e testa, e recuperando, per quanto possibile, energie che saranno fondamentali per affrontare la volata finale della stagione.