La Var in Serie A dal prossimo anno? L'Italia è pronta, deciderà la Fifa

10/03/2017 alle 15:53.
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REPUBBLICA.IT (F. BIANCHI) - Da New York ad Empoli, il salto è breve: continua a pieno ritmo l'attività di Roberto Rosetti, ex arbitro internazionale e ora responsabile per l'Italia del "Progetto Var". Rosetti è stato negli Stati Uniti dove credono fortemente nella tecnologia e sono pronti a partire anche loro con i test nel campionato Nls. Sono ormai 14 le Nazioni impegnate in questo progetto che sta molto a cuore alla Fifa di Gianni Infantino. Dopo New York, Rosetti è stato ad Empoli: lì si è tenuto il terzo test "on line" che ha visto impegnata la Nazionale under 18 maschile in un'amichevole con la Danimarca: arbitro della partita Rocchi, arbitri Var Banti e Irrati. Presente al test anche Pierluigi Collina, presidente della commissiome arbitri della Fifa: e questo dimostra come Infantino ci tenga particolarmente.

I contatti fra Rosetti e l'Ifab sono costanti. La Var-moviola potrebbe fare il suo ingresso uffuciale già il prossimo anno in occasione dei Mondiali di Russia. Ma l'Italia è già pronta, e scalpita: lo stesso Marcello Nicchi, capo degli arbitri, sarebbe ben contento se si partisse subito "on line". Primo passo la finale di Coppa Italia di giugno, all'Olimpico: non è stata chiesta ancotra l'autorizzazione alla Fifa-Ifab ma sarà uno dei primi anni che farà Carlo Tavecchio appena sarà ristabilito. Poi, il campionato di serie A: perché non partire ufficialmente già dalla prossima stagione? Gli stadi potrebbero essere adeguati in tempo. La Figc potrebbe fare una riunione con la Lega di serie A e poi presentare una domanda alla Fifa. L'Italia sarebbe la prima al mondo ad adottare la tecnologia nel calcio.

Gli arbitri sono favorevoli, e collaborano con piena serietà con Rosetti che ha già prodotto migliaia di video, analisi, questionari. Ora si punta ad un'unica centrale operativa e a modificare il protocollo della Var varato dalla Ifab. E questo dopo quanto è successo in -Milan: il rigore di Bacca era irregolare (due tocchi) e qui la Var sarebbe potuta venire in soccorso dell'arbitro Calvarese, ma prima ancora che il penalty fosse battuto c'era stata invasione di campo da parte di alcuni giocatori (e questo la Var non lo prevede). Si sta pensando quindi che se un calciatore entra in campo e partecipa alla segnatura della rete, in questo caso la moviola potrebbe intervenire e fare ripetere il rigore. Ma non si vuole allargare troppo il raggio d'azione della Var, creerebbe solo problemi e fermerebbe continuamente il gioco U(proprio una cosa che non si vuole). Fra Rosetti e Domenico Messina (designatore di serie A che-giustamente- sarà confermato per la quarta ed ultima stagione) c'è un rapporto costante: la Figc sul fronte tecnologico è davvero all'avanguardia. Ne va dato a Carlo Tavecchio e anche al suo rivale Andrea Abodi che hanno sollecitato la Fifa per primi.

Nicchi e Rizzoli sabato ad Amatrice e Accumoli
Il presidente dell'Aia, Marcello Nicchi, i componenti del Comitato Nazionale ed il rappresentante degli arbitri in attività, l'arbitro internazionale Nicola Rizzoli, nella mattinata di sabato 11 marzo si recheranno nel territorio di Amatrice, recentemente colpito dal terremoto che ha devastato il centro Italia, per esprimere la solidarietà di tutti gli arbitri italiani ed incontrare l'amministrazione comunale. A seguire, il vertice dell'Aia visiterà anche il territorio di Accumoli. "Vogliamo manifestare la nostra vicinanza tangibile alle popolazioni colpite dal terremoto - dichiara Nicchi - recandoci in due località divenute simbolo di questi tragici eventi".

Lega A fra assemblea (finta) e ultimatum (vero)
"Entro il 15 marzo aspettiamo un documento formale e ufficiale". Resta questo l'ultimatum del presidente del Coni, Giovanni Malagò, all'indirizzo della Lega di Serie A, ancora senza cariche rinnovate e la cui prossima assemblea si terrà lunedì 13 marzo (ma con un probabile nulla di fatto). "Mi risulta che sia stata convocata un'assemblea in quella data - ha spiegato il numero uno dello sport italiano - Fino al 15 la Lega di A ha tempo. La Figc deve assolutamente predisporre gli atti dando un tempo congruo, che io non so stabilire, per chiudere la partita. Fino a quel momento la Lega non ha diritto di voto all'interno dl consiglio federale". Il 15 marzo la Figc manderà una lettera di diffida, se lunedì la Lega non si doterà di nuovi organi dirigenziali: tempo un mese per sciogliere tutti i nodi. Ma da Milano replicano che nel 2009 vennero dati tre mesi di tempo, prima del commissariamento, e che quindi sino all'11 maggio, giorno delle elezioni del Coni, possono fare tutti i tentativi per cambiare lo statuto ed eleggere un presidente. Sull'argomento, Malagò la pensa in modo diverso, anche se è diplomatico: "Rispetto le opinioni di tutti". Probabile uno scontro fra Figc, pressata dal Coni, e la Lega. "Hanno avuto quattro anni di tempo, e questo è un dato di fatto" ha ricordato Malagò, infuriato per l'atteggiamento di Beretta e c. Il 23 marzo intanto si dovrebbe tenere il primo consiglio federale della Figc nuova era: la Lega di A perderà il vicepresidente vicario, ruolo che toccherà all'alleato principale di Tavecchio, Cosimo Sibilia (vedi Spy Calcio dell'8 marzo). L'altro vice sarà Ulivieri. La Lega di A perde potere e Lotito farà di tutto per essere riconfermato consigliere federale (li servono 14 voti). Ci tiene molto. Ma non potrebbe concorrere alla presidenza dell Lega di serie B, a meno che lasci la Lazio.

Giunta Coni, che volata: e il calcio rischia di restare fuori?
Adesso nella Giunta del Coni, il governo dello sport, il mondo del calcio è più che degnamente rappresentato da Giancarlo Abete (e lo stesso Franco Carraro si fa sentire, quando necessario). Dall'11 maggio, col rinnovo degli organi direttivi, Abete non ci sarà più. Il calcio rischia di usucire? Carlo Tavecchio potrebbe candidarsi, ha tempo sino al 20 aprile, anche se molte Federazioni non sono molto in sintonia col mondo del pallone (e Tavecchio non c'entra, nei suoi confronti c'è stima e simpatia). Ma c'è già ressa per i 5 posti riservati ai presidenti federali: sembra che possano candidarsi in dodici. Fra questi, Binaghi (tennis), Giomi (atletica), Buonfiglio (canoa), Di Rocco (ciclismo), Roda (sport invernali). Non si sa che farà Scarso (scherma), ora vicepresidente Coni. Petrucci (basket) non si farà avanti ma conta ancora molto e può portare in dote un pacchetto consistente di voti. Le amicizie d'altronde valgono più dei risultati sportivi. Ricci Bitti potrebbe inoltre fare il vicepresidente nel prossimo quadriennio di Malagò.

Hs Football nuovo sponsor della Lega Nazionale Dilettanti
Lega nazionale dilettanti e Hs Football insieme per i prossimi quattro anni. L'accordo di sponsorizzazione è stato presentato al Circolo del Tennis del Foro Italico dal presidente della Lnd, Cosimo Sibilia, e dal presidente di Hs Football, Massimiliano Ferrigno. "Abbiamo trovato un partner dinamico che si è subito entusiasmato all'idea di operare nel mondo dei Dilettanti - ha sottolineato Sibilia - Ci siamo trovati in perfetta sintonia rispetto agli obiettivi, in modo particolare quello di promuovere il valore delle migliaia di giovani che militano nei nostri campionati. Hs è un'azienda italiana, di recente fondazione, dotata di uno spirito innovativo e ambizioso: sarà il compagno di squadra ideale nelle partite che ci attendono". Ferrigno ha invece rilevato: "Sono molto contento di aver raggiunto questo accordo. La Lnd rappresenta il cuore del movimento calcistico italiano". Presente, tra gli altri, anche Giovanni Malagò: "La Lega dilettanti ha bisogno di questi numeri e di questi partner - ha dichiarato- Voglio ringraziare Hs: non si pentirà di aver dato fiducia alla Dilettanti". La collaborazione con l'azienda italiana specializzata in abbigliamento per il calcio, già sponsor di club professionistici come Udinese e Spal, consentirà di vestire le rappresentative nazionali della Lega nazionale dilettanti (under 18, under 17 e rappresentativa Serie D), oltre a quelle dei comitati regionali e provinciali.

Accordo fra il Coni e la Fondazione "Insieme contro il cancro"
Il 20% dei tumori è causato dalla sedentarietà. E proprio in questo senso l'attività fisica può produrre benefici: lo sport, è stato dimostrato, riduce del 12% il rischio di sviluppare il cancro al seno, del 44% al colon retto e del 55% al polmone. In Italia però sono ancora molti i cittadini non praticano nessuna attività sportiva: i sedentari rappresentano il 39,2% della popolazione, pari a circa 23 milioni di persone. Per questo la Fondazione 'Insieme contro il Cancrò e il Coni hanno siglato a Roma un protocollo d'intesa (biennale) per promuovere campagne di sensibilizzazione sugli stili di vita sani (no al fumo, attività fisica costante e dieta corretta). "In Italia ogni anno più di 73 mila casi di tumore potrebbero essere evitati grazie al movimento - commenta Francesco Cognetti, presidente di 'Insieme contro il Cancrò - Il movimento esercita effetti preventivi e terapeutici e può essere paragonato a un farmaco che previene i tumori e ne impedisce lo sviluppo garantendo considerevoli vantaggi sia ai cittadini che al sistema sanitario. I livelli attuali di sport in Italia fanno risparmiare 1,5 miliardi di euro l'anno al Ssn. La pratica sportiva continuativa permette di evitare 25.880 malattie ogni anno e il ricorso a cure che costerebbero 1,283 miliardi. A cui si aggiungono 178 milioni di costi non sanitari. Inoltre se si riducessero soltanto dell'1% i sedentari si otterrebbero ulteriori risparmi per 200 milioni l'anno".