IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Chi c'è piaciuto a Palermo? Facile: Clement Grenier. Romanisti ingolositi dal piede di questo numero 7 dal fisico fragile e dalla spiccata personalità. Ma le chiacchiere stanno a zero: Grenier, che c'è piaciuto a Palermo, con il Lione, (è partito l'appello di tutti, dirigenti e tecnici, ma per ora venduti solo 13 mila tagliandi), non potrà giocare. Si sapeva. Ma ci spingiamo pure a dire che tanto non giocherebbe comunque, perché Spalletti calerà il jolly utilizzando la vecchia guardia, con chi lo ha portato a ridosso della Juventus, con chi lo ha fatto uscire dallo stadio della Ceramica di Villarreal con uno 0 a 4 scintillante. Insomma, senza esperimenti, non è aria. Perché ora più che mai ha bisogno dell'orgoglio di quei ragazzi, un po' stanchi ma tosti e non a caso, l'altro ieri sera, a Palermo li ha tenuti in freezer e in questi giorni Lucio non forzerà la mano sul campo. Allenamenti blandi, molta tattica.
LA DIFESA CHE FU - Rispetto a Palermo rientra Manolas, che in Europa League e pure diffidato (con Paredes) e andrà a prendere il posto di Juan Jesus. Fazio resta il favorito nel ruolo di centrale di una difesa che sarà, come di consueto, a tre (e mezzo). Ruediger è l'altro centrale, spendibile a destra e a sinistra e Spalletti ha già spiegato che la cosa è indifferente. Dopo aver ammirato anche un buon Paredes domenica sera, non ci sarà possibilità di vedere con il Lione un altro duo di centrocampisti che non sia composto da Strootman e De Rossi, entrambi tenuti a riposto al Barbera. L'olandese ha giocato una mezz'ora scarsa, De Rossi gli ultimi dieci/quindici minuti e non avrebbe vissuto nemmeno quelli se non ci fosse stato il caso Totti. Perché Daniele doveva finire la partita in panchina, proprio perché dovrà essere uno dei leader della rimonta con il Lione. Proprio in mezzo al campo, la Roma ha perso la partita giovedì scorso: De Rossi e Strootman, bravissimi finché hanno avuto fiato, poi stremati loro, sparita la Roma. E questo, secondo Spalletti, giovedì non deve accadere, poiché la partita potrebbe finire anche ai supplementari e lì ci sarà da fare uno sforzo in più. Tutti.
PEROTTI C'È - Gli esami svolti sono buon novelle: Perotti viene restituito a Spalletti con i muscoli non lesionati e possibilmente senza musini. Diego è arruolabile per giovedì. Ma molto probabilmente partirà dalla panchina, perché là davanti ci saranno Dzeko e Salah, con Nainggolan alle loro spalle. Sulle fasce Emerson a sinistra e lo stremato Peres a destra. Del resto, tocca a loro. Dentro o fuori.