IL TEMPO (E. MENGHI) - Genova non è un porto felice per la Roma. L’aereo in partenza oggi alle 18 da Fiumicino atterrerà in una città maledetta, dove solo due volte nella storia i giallorossi sono riusciti a vincere sia in casa della Sampdoria sia del Genoa nello stesso torneo. La prima con Liedholm nel 1983-84, nell’era dei 2 punti, la seconda proprio con Spalletti nella stagione 2007-2008. Il tecnico toscano, il primo a fare 6 punti a Marassi in un campionato, tenterà il bis domani alle 15, dopo l’1-0 contro il Genoa dello scorso 8 gennaio. La Samp ha perso solo due volte in casa da agosto a oggi e in 63 precedenti ha lasciato l’intera posta ai giallorossi appena 9 volte. Una in più il Genoa, in 53 match. Insomma, la Roma al Ferraris è passata in 19 occasioni su 116: tabù è dire poco.
La squadra che si presenterà in Liguria ha però certezze, un assetto ormai consolidato e, soprattutto, non ha intenzione di lasciarsi scappare la Juve. «Non so cosa ci manchi per vincere, faremo un passo alla volta. Spalletti ci sta addosso, noi ne abbiamo bisogno: dobbiamo lottare per arrivare ad un traguardo. Vogliamo un trofeo», ha confessato Strootman, ieri alle prese con un lavoro personalizzato solo per gestire le forze e non stancarsi troppo (idem Totti). Oggi sarà regolarmente in gruppo per la rifinitura e domani in campo dal 1′ con De Rossi al fianco. Nainggolan-Perotti dietro Dzeko, Peres e Palmieri sulle fasce, difesa confermatissima. E ci mancherebbe: la Roma ha vinto le ultime tre gare per 1-0, non arriva a 4 consecutive senza subire gol dall’ottobre 2013 ed è un altro buon motivo per sfatare il tabù Marassi.