IL PUNTO DEL LUNEDÌ - Caputi: "Roma cazzutissima" - Garlando: "3 punti col minimo sforzo, come la Juve di Capello"

16/01/2017 alle 16:23.
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LAROMA24.IT - Un'altra vittoria in trasferta, un'altra partita vinta per 1 a 0: la Roma a Udine conquista 3 punti fondamentali, rispondendo al e alla Lazio, ma soprattutto recuperando terreno sulla capolista. La squadra di Allegri ha perso 2 a 1 a Firenze e ora, con una gara da recuperare contro il Crotone, si ritrova con un solo punto di vantaggio sulla squadra di .

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Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.

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IL MESSAGGERO (M. CAPUTI)

La parola mentalità è tra le più usate e, in alcuni casi, anche tra le più abusate nel calcio. Ne sanno qualcosa le due squadre romane, alle quali, spesso e volentieri, è stata rimproverata la mancanza. Vincente, naturalmente. Ora, risultati alla mano, ciò che va apprezzato della stagione di Roma e Lazio è proprio il modo con cui stanno ottenendo i loro successi. Alla squadra di si è sempre rimproverato l'incapacità di vincere soffrendo le partite. O le dominava oppure, con il risultato in bilico, era sempre costretta a subire gol e l'agonismo avversario. Da qualche mese la Roma, invece, è cambiata: nel modulo di gioco e nel temperamento. E' meno bella, ma decisamente più solida e cazzutissima come l'ha etichettata il suo tecnico. Sei vittorie nelle ultime sette gare (unica sconfitta a Torino con la ), non ha subito gol in quattro, e le ultime due vittorie sono arrivate in trasferta con una sola rete. (...) La tanto evocata mentalità delle due squadre romane sta migliorando e può portarle molto in alto. Alle due società il compito di sostenerne la crescita, se possibile fin da gennaio. Nessuno ha ancora vinto nulla, neanche la battuta a Firenze. Il campionato è ancora tutto da giocare.

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LA GAZZETTA DELLO SPORT (L. GARLANDO)

(...) La Roma ha vinto fotocopiando il primo gol di Higuain al : morbido lancio di e girata al volo del Pipita. Significativa la variazione sul tema di : parabola di e conclusione di . I gladiatori al posto degli artisti. E’ questa Roma da combattimento, che ha preso 2 soli gol in 6 partite e che per 8 match ha tenuto la porta chiusa, a balzare alle spalle dei campioni. Ha sofferto a Udine come a Genova, ma ha vinto ancora con il minimo scarto, come la di Capello che vinceva gli scudetti. Nuovo cinismo, nuova solidità, antica predisposizione all’autolesionismo. Ieri , sotto effetto del siero della verità come quando ammise di poter allenare la , invece di difendere un deludente lo ha incenerito: «E’ molle». Alla prossima stecca del bosniaco, fermenterà la solita nostalgia per , tornato in campo ieri. Sarebbe un delitto sperperare energie intestine ora che la è tornata umana e così vicina. (...)

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LA REPUBBLICA (G. MURA)

(...) Molti definiranno cinica la Roma, al secondo 1-0. Ma va bene anche sprecona. Il cinismo subentra, con l’agitazione, quando non si riesce a chiudere la partita pur dominando. L’immagine più vistosa dello spreco è nel rigore calciato altissimo da . A un certo punto ha dovuto fare ricorso a nel tentativo di amministrare meglio il possesso di palla. Ha tolto che non riusciva quasi mai a saltare l’avversario. E nel dopopartita il tecnico, in linea con il nuovo corso, ha detto chiaro che il tempo dei buffetti e delle coccole è finito: chi fa quello che gli è stato chiesto stia sereno, chi non lo fa si accomodi in panca. , sempre più prezioso come uomo-ovunque, ha portato i 3 punti. Molto sudati, come a Genova. La Roma sa lottare, l’assenza di si farà sentire, ma deve essere più lucida sottoporta. (...)

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LEGGO (R. BUFFONI)

Ottantaquattro punti dopo 20 giornate (44 giallorossi e 40 biancocelesti). Solo nella stagione 2000/01 (scudetto per & co.) Roma e Lazio avevano raccolto di più: 88, 48 Roma, 40 Lazio (dato statistico Opta). Insomma: in serie A nessuna città vale Roma. Una bella consolazione per una capitale in piena decadenza ma che con i giallorossi ora si ritrova a -1 dalla . Eppure anche il dato numerico aggregato regalato dal campionato non può essere goduto e assaporato con convinzione. Incombe il rischio dell’effimero, perché la Roma, che ora anche in trasferta vale la , potrebbe tra un mese trovarsi senza le forze necessarie per poter competere fino in fondo in una delle tre manifestazioni nelle quali è coinvolta. Lo ha detto chiaramente : la rosa è corta e, non avendo il club nessun tesoretto nascosto sotto al materasso, sarà dura rimpinguare l’organico. (...)