IL TEMPO (E. MENGHI) - Una maglia contro il Chievo e un posto in Nazionale: per Nainggolan il 2016 si chiude col sorriso. Il guaio al polpaccio si è rivelato meno serio del previsto, per cui potrebbe anche giocare dal 1′ domani sera, assieme a Strootman. Nel frattempo, dal Belgio il ct Martinez ha mandato segnali di pace: «Radja dovrà rispettare le regole e lo stile di vita che si addice a un professionista, non avrà la sua camera per fumatori, ma poi va valutato il rendimento in campo e contro il Milan mi ha impressionato». Avrebbe avuto qualche chance di esserci anche De Rossi, non fosse stato per l’influenza, perché gli esami strumentali al polpaccio sinistro hanno escluso lesioni: sarà pronto dopo le feste. I ricambi a centrocampo scarseggiano, Paredes va verso il forfait. Totti è debilitato e al massimo andrà in panchina. Dzeko c’è, l’attacco influenzale l’ha smaltito in fretta e ieri ha lavorato con la squadra, che si è autoimposta un extra: quando Spalletti ha fischiato la fine della partitella,i giallorossi hanno chiesto di continuare. El Shaarawy stavolta ha un posto prenotato nell’undici di partenza, Salah stringe i denti prima di andare in Coppa d’Africa e con Perotti potrebbe essere una Roma super-offensiva. A farne le spese sarebbe Gerson. Dietro Rudiger (più di Peres), Fazio, Vermaelen e Palmieri, ma Mario Rui non ne può più di aspettare.