IL TEMPO (E. MENGHI) - Centodue giorni dopo, Vermaelen torna a vestire la maglia da titolare. Contro l’Astra Giurgiu Spalletti fa turnover massiccio per non sovraccaricare i «big» e al tempo stesso per misurare il valore delle seconde linee. Il belga chiude oggi il capitolo pubalgia e spera di mettersi alle spalle anche gli erroracci di inizio stagione in Champions. Per lui è il debutto in Europa League e al suo fianco dovrebbe esserci Juan Jesus: sono due mancini, ma le alternative non sono molte.A Bucarest il tecnico toscano ha portato con sé i baby difensori Marchizza (pure lui mancino) e De Santis, che ha il piede «giusto»ma di solito gioca sulla fascia destra, lì dove dovrebbe invece trovare posto Bruno Peres. Seck ha più di una chance di essere schierato dal 1’ sulla corsia sinistra, perché Palmieri potrebbe fare un passo avanti e dare una mano ai centrocampisti.
Strootman è il vero dilemma di Spalletti, che l’ha convocato solo dopo aver saputo della squalifica: senza la brutta sorpresa sarebbe rimasto a casa a riposare, invece ora è il primo indiziato per una maglia in mediana, assieme a Gerson. Sarebbe dunque Nainggolan ad accomodarsi in panchina. Anche perché De Rossi è rimasto nella capitale con un fastidio al tendine d’Achille, che non lo mette a rischio per il Milan, idem Manolas che ha preso una botta alla caviglia. Davanti senza Salah e Perotti (affaticato) spazio a Iturbe, El Shaarawy e Totti. Dzeko farà da spettatore.