Luciano Spalletti recupera la sua lavatrice per le partite contro Milan e Juventus. Dopo la sentenza di ieri su Kevin Strootman adesso tutto il calcio italiano ha le idee più chiare sulla prova tv.
Nessun depotenziamento della prova televisiva: la Corte ne ha sostenuto l’ammissibilità anche quando l’arbitro valuta un fatto «vedendolo ma non percependolo» ma ne ha delimitato un saggio perimetro dentro il quale operare, perché «la norma federale in questione pretende che la simulazione abbia il carattere dell’evidenza, nel senso che la condotta simulatoria del calciatore non sia stata, in alcun modo, determinata dal comportamento di un avversario».
Logica comunque la soddisfazione di Strootman, del dg Baldissoni e dell'avvocato Conte: tutti e tre presenti alla discussione di ieri mattina.
(corsera)