Da quando si è ripreso a giocare, Strootman praticamente non si è fermato mai. Sia nella Roma che nell'Olanda. Con una differenza però: adesso Kevin è un giocatore diverso. Forse meno fisico, sicuramente più completo, uno Strootman 2.0. Lo Strootman attuale, insomma, è meno efficace nelle sfide individuali, nei duelli e negli uno contro uno, ma è anche molto più bravo nelle coperture delle linee di passaggio, negli aiuti difensivi e nel saper giocare di posizione. Questo grazie ad una crescita tattica dovuta ai suggerimenti di Spalletti, che spesso gli chiede di coprire lo spazio lasciato libero dal terzino che spinge e gli consente di regalare in media 2,07 passaggi chiave a partita. Insomma, la sua capacità di intercettare palloni permette anche le ripartenze.
(gasport)