LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - «Dobbiamo migliorare la nostra tradizione europea, affrontando l’Europa League con il massimo delle motivazioni». Luciano Spalletti non sminuisce il girone di coppa sorteggiato ieri, soprattutto perché la tradizione internazionale della Roma non è di quelle che fanno impallidire gli avversari. «Ci sono squadre molto importanti, è un girone equilibratocontinua l’analisi del tecniconon ci sarà la squadra che si staccherà. Certo, noi siamo i migliori ma per le altre sarà lotta fino all’ultima partita». Un’urna favorevole, che metterà sul cammino dei giallorossi i cechi del Viktoria Plzen, l’Austria Vienna e i rumeni dell’Astra Giurgiu. Si comincia il 15 settembre, in trasferta, contro il Viktoria. «Poteva capitarci di peggio, ma da quello che sento sembra tutto facile, diventerà invece difficile nella pratica, anche per quello che abbiamo fatto vedere. Abbiamo dimostrato di non trovarci a nostro agio in questi tornei. La Roma deve avere visibilità europea, vista la responsabilità che abbiamo nel portare questo nome».
Nella testa di Spalletti i pensieri sono ora tutti concentrati sulla trasferta di domani a Cagliari. La necessità di rialzare subito la testa dopo la figuraccia con il Porto, impone al mister di non commettere errori.
Anche perché non ci saranno Juan Jesus e Totti. Il brasiliano ha riportato una forte contusione alla gamba destra durante l’allenamento di ieri mattina. Gli esami verranno effettuati questa mattina, ma visto il forte dolore avvertito dal ragazzo, è molto complicato immaginarlo in partenza oggi con i compagni. Emergenza, quindi, sulla fascia sinistra, dove l’assenza di Jesus si aggiunge a quella di Mario Rui. Da capire se Spalletti sceglierà Florenzi (con Peres a destra), oppure Palmieri. Forfait anche per Totti, alle prese con un problema alla caviglia sinistra. L’esordio stagionale del capitano è quindi rinviato a dopo la sosta del campionato. Intanto il numero dieci, insieme a Strootman, ha partecipato all’asta benefica di Roma Cares a favore dei terremotati, donando la sua maglietta (l’olandese ha messo a disposizione gli scarpini personalizzati).