IL TEMPO (A. AUSTINI) - Il capitano mostra i muscoli, perché quel contratto tanto voluto e fino a qualche tempo fa insperato, se lo è conquistato lottando sul campo. L'indecisione iniziale e il definitivo cambio di rotta di James Pallotta è stato immortalato appena qualche attimo dopo l'abbraccio andato in scena tra i due nel cortile dello studio Tonucci: il presidente saluta Francesco (accompagnato dal fratello Riccardo) poi mostra a tutti i presenti gli addominali del numero 10, perché quella forma fisica è probabilmente uno dei motivi principali che lo hanno convinto a tornare sui propri passi.
Una lunga storia di incomprensioni, polemiche e tensioni spazzate via dalla firma sul contratto che legherà alla Roma il Totti-calciatore fino a giugno 2017, l'ultimo anno di attività prima di intraprendere la carriera dietro la scrivania col ruolo di direttore tecnico. Rispetto all’offerta della società, dopo le ultime limature il prolungamento non è stato cambiato a livello economico (circa 1,2 milioni più bonus legati a obiettivi personali e di squadra), ma semplicemente è stato definito il nuovo ruolo nel contratto da dirigente (6 anni a 600.000 euro) già stipulato in passato. Totti ha scelto di diventare direttore tecnico nel suo futuro a Trigoria, scelta condivisa anche dalla società durante i colloqui andati in scena durante la trattativa. L'ultimo anno in campo di Francesco sarà comunque vissuto come un lungo periodo celebrativo in cui il ragazzo organizzerà personalmente alcuni eventi di marketing prima di appendere definitivamente gli scarpini al chiodo, mentre come previsto Totti non avrà alcuna percentuale sulla vendita delle maglie della Roma.
«Ho sempre desiderato giocare un altro anno con questa maglia e con questi colori - le sue prime parole ai microfoni di Roma Tv - era il mio sogno e penso di essermelo meritato. Adesso spero di poter riuscire a vincere il secondo scudetto con la Roma». Scenario che condividerebbe volentieri anche Pallotta: «Siamo onorati che possa continuare a giocare per un’altra stagione - ha ammesso il patron statunitense - perché si è guadagnato questo rinnovo contribuendo al raggiungimento del terzo posto e ora vogliamo che questa sua ultima stagione sul campo coincida con l’inizio di una nuova epoca di successi per la Roma. Gli ho detto di godersi questo ultimo anno, di assaporarsi questa sua esperienza in ogni stadio dove giocherà come hanno fatto Larry Bird o Kobe Bryant».
Prima di scherzare con i cronisti presenti che lo aspettavano fuori, «ho firmato per altri 3 anni», Totti prova a chiudere ogni genere di incomprensione passata: «Spalletti è uno dei migliori tecnici che ci sono in Italia, ha rimesso in sesto una macchina già forte. Se noi non lo seguiamo come lui chiede diventerebbe molto più difficile». Con un pensiero finale alla Curva Sud: «Spero possano tornare presto, conoscendo come sono fatti, mi auguro che i tifosi riescano a risolvere tutti i loro problemi nel settore. Ma sono fiducioso, senza di loro si complica un po' tutto». Ora le vacanze a Miami («ci incontreremo lì» aveva scherzato Pallotta), poi l’ultima sfida con «una grande Roma: me l’ha promesso il presidente».