IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Stavolta non ci sono le foto (un mese fa Sabatini venne immortalato all’ingresso di Stamford Bridge) ma soltanto le testimonianze di qualche autista davanti al Grand Hotel di via Veneto. Troppo poco per chi vuol far finta che nulla stia accadendo. Al netto della veridicità dell’incontro andato in scena martedì notte tra Conte e Nainggolan (il ct sarebbe arrivato prima, il belga lo avrebbe raggiunto dopo aver partecipato a una cena con i tifosi dell'Utr; entrambi avrebbero poi lasciato l’hotel da una porta secondaria prima dell’una) la notizia rimane quella di qualche settimana fa: il prossimo tecnico del Chelsea vuole Radja. Ci aveva provato già ai tempi della Juventus, invano. Ora è sicuro di riuscirci. Ieri il centrocampista (che in serata ha festeggiato il compleanno con la squadra in una cena alla quale ha preso parte anche Totti, verso il quale è stato intonato il coro ”c’è solo un capitano”), una volta appresa l’indiscrezione, ha provato a ironizzare come spesso gli capita su Twitter: «Quando stavo a Montecarlo, mi hanno avvistato a Londra…». Singolare che abbia parlato proprio di Montecarlo, divenuta il quartiere generale di Conte e del Chelsea per le operazioni di mercato prima che diventasse ufficiale l’ingaggio dell’allenatore. Ma dando per scontata la coincidenza, per una volta nei toni è apparso comunque più soft. Radja non è uno che ha troppi peli sulla lingua. Quando deve dire una cosa, la dice, senza pensare troppo alla forma.
PROBLEMI DI CONTI - Il giallo dell’incontro dunque rimane: è la sostanza che non cambia. Roma e Chelsea continuano a trattare. La forbice esiste e non è nemmeno così piccola: la richiesta è di 40 milioni, Londra risponde con 30 più eventuali bonus da inserire (a presenze e obiettivi raggiunti). Per questo motivo a Trigoria rimangono in una posizione d’attesa, aspettando un rilancio del Psg e/o del Manchester United. Nainggolan a Roma sta benissimo, lo va ripetendo in continuazione e c’è da credergli. Ieri ha festeggiato 28 anni, insieme alla moglie Claudia (in dolce attesa) e alla figlia Aysha. Numerosi i messaggi di auguri per lui sui social network, ai quali ha riposto con un tweet: «Grazie a tutti per gli auguri con tanto affetto». Nessun accenno, nonostante le reiterate domande dei suoi followers, è stato fatto al mercato o al suo futuro. Del resto Radja è consapevole che la Roma entro il 30 giugno, per rispettare gli accordi con la Uefa (non superare un deficit aggregato di 30 milioni per gli anni finanziari 2015 e 2016), deve chiudere i conti in pareggio o leggermente in attivo. E per farlo, lui o Pjanic sono le piste più facilmente percorribili. A proposito del bosniaco: continuano a rincorrersi (soprattutto dalla Germania) le voci di offerte da parte del Bayern Monaco per acquistarlo. In realtà nel suo caso la situazione è addirittura più semplice: se qualcuno si presenta con 38 milioni, il bosniaco paga la clausola rescissoria e si accasa altrove. Tra l’altro la Roma effettuerebbe una plusvalenza maggiore rispetto al belga. Il ‘problema’ è che almeno per ora, società disposte a mettere sul piatto quei soldi non si sono palesate. Al suo posto si monitora da tempo Witsel.
NEL MIRINO DIAWARA - Emergono ulteriori dettagli dell’incontro di lunedì fa tra Sabatini e Fenucci. Oltre a parlare della sua posizione, il ds dimissionario ha chiesto informazioni sul centrocampista classe ’97, Diawara. Il Bologna ha come obiettivo invece il prestito di Sadiq.