IL TEMPO (F. CORTINA) - Una sfida che per il Napoli vale molto, moltissimo, mentre per il Frosinone rappresenta solo l'ultimo atto di una stagione finita col rammarico, ma anche con la certezza di non aver lasciato nulla di intentato.
Sabato sera al San Paolo la banda Stellone non ci starà a fare la vittima sacrificale e pur sapendo di non giocarsi nulla, onorerà al meglio, fino alla fine, un campionato storico. In primis c'è la regolarità della stagione: il Frosinone non può e non vuole regalare nulla al Napoli, anche perché fare punti in uno stadio gremito, con moltissimi tifosi ciociari al seguito, sarebbe un finale epico. Poi, analizzando meglio il quadro che contraddistingue questo match, si deve tenere conto anche delle ragioni del cuore che riguardano molti dei ragazzi giallazzurri.
Diversi i giocatori e non solo sono romanisti di nascita, domenica potrebbero fare un favore proprio alla squadra giallorossa, fermando il Napoli e consentendo alla squadra di Spalletti un sorpasso in extremis al secondo posto. «Sabato sera sarà una gara importantissima per il Napoli, meno per noi, ma cercheremo di onorare il campionato fino alla fine, come abbiamo sempre fatto». Queste le parole di Stellone che a livello di cuore sarà letteralmente diviso in tre parti uguali domenica: il suo Frosinone, il Napoli in cui ha giocato e la Roma, squadra per la quale non ha mai nascosto la sua simpatia. E come lui sono molti i simpatizzanti romanisti che fanno parte della compagine ciociara, a partire dal presidente Maurizio Stirpe.
Certo, i giocatori sono innanzitutto professionisti, gli effetti del tifo sono collaterali, ma il cuore è cuore e giocatori come Rosi, cresciuto proprio nella squadra giallorossa, Soddimo romano di San Basilio e romanista DOC, Paganini anche lui con la passione giallorossa, potrebbero metterci quel qualcosa in più. Sempre che la Roma riesca a battere il Milan. Da Trigoria quindi l'unica speranza per raggiungere la qualificazione diretta in Champions, facendo il proprio dovere sul campo, è quella che i ciociari facciano l'impresa.
Ieri Frara e compagni sono tornati a correre proprio per preparare il match contro il Napoli di Sarri e Stellone si è ritrovato a fare la conta degli assenti. Pryyma ha svolto un lavoro di scarico, mentre due di quei tre romanisti citati prima, ovvero Paganini e Soddimo hanno lavorato a parte, con loro anche Pavlovic. Bardi invece, uscito anzitempo nella gara col Sassuolo, ne avrà per un mese a causa di una lesione al retto femorale della coscia destra.
Sabato sera quindi calerà il sipario sul campionato: il Frosinone si aggrappa all'orgoglio; il Napoli al San Paolo gremito e al non prendere la gara sottogamba; la Roma solo al Frosinone. Sperare cioè in quella piccola grande squadra, in quel gruppo di uomini rappresentanti di un popolo, che ha mostrato al calcio un modo diverso di vivere una stagione.