LA REPUBBLICA (S. FIORI/M. PINCI) - Frequenze e linee telefoniche s’intasano di parole ricorrenti. Dividendosi in fazioni, fatto salvo chi prova a riassumerla dicendo: «Io sto con la Roma ». Ma sono pochi. Per gli altri, o sei da una parte o scegli l’altra. Se fosse per il gruppo di tifosi di Shanghai che ieri ha fatto tappa a Trigoria, il caso verrebbe liquidato in quattro parole: “No Totti no Roma”, come recitava il cartellone esposto fuori dal centro sportivo. Più variegato l’universo di opinioni che ha animato il dibattito radiofonico “autoctono”. Ma la schiera dei fedeli duri e puri del capitano giallorosso, anche in questo caso, rimane decisamente la più nutrita. Mario Corsi, capopopolo di Centro Suono Sport, ha scelto la posizione più vicina alla pancia del popolo e dalla torre butta giù Spalletti: «Totti t’ha addrizzato due partite, senza di lui la Roma avrebbe fatto zero punti nelle ultime due gare. Spalletti ti devi svegliare! ». Gli ascoltatori che sposano la sua teoria sono la maggioranza: «A Spalle’, te ne puoi pure annà se devi parla’ male der capitano», inveisce Alberto. «So’ Carlo e non m’emozionavo come al gol di Totti da due anni. Spalletti è stato utilizzato per far fuori il capitano, lui c’è cascato e loro l’hanno ‘accollata’ a lui lasciandolo da solo», un commento morigerato di che chiama in causa la società
. E c’è pure chi insinua un dubbio quasi complottistico: «Ma non è che Spalletti parla male di Totti per mettersi contro la piazza e farsi mandare via? Tanto sa che qui gli sfasceranno la squadra». «È gravissimo che Spalletti non abbia riconosciuto a Totti il merito di aver pareggiato, questo - si sfoga un ascoltatore sulle frequenze di Tele Radio Stereo - è un vilipendio continuo. Il mister dovrebbe vincere mille Champions League per eguagliare cosa ha rappresentato e rappresenta Francesco per la Roma». C’è chi il dito lo punta invece non tanto sull’allenatore toscano, quanto sulla dirigenza. Con tanto di eventuale “sciopero”: «Totti non può concludere la sua carriera alla Roma in questo modo. Se la società non farà nulla per sistemare la situazione - promette Luca - da parte mia non vedranno più un euro». La querelle intestina allo spogliatoio romanista sembra allora procedere secondo il «manuale della perfetta autodistruzione», come sostiene lo speaker Federico Nisi. E se è folta la fazione di chi «non vede innocenti », Riccardo “Galopeira” Angelini spezza più di una lancia a favore di Spalletti: «Nessun allenatore riuscirà mai a cambiare niente in questa città se non può permettersi di aspettare i giocatori e dirgli che non gli sono piaciuti». «Secondo me Roma non merita Spalletti», estremizza ancora di più il pensiero un radioascoltatore. A Rete Sport, Sandro “Fuffo” Bernardini auspica invece una trovata eclatante: «Non sarei sorpreso se il tecnico, nella conferenza pre-Torino, organizzasse qualcosa di congiunto insieme a Totti ». Perché, dopo gli sfoghi e le tensioni dialettiche, tutti concordano su un punto: del litigio Totti-Spalletti se n’è parlato troppo. Eppure se ne continua a parlare.