LA REPUBBLICA (M. PINCI) - La notte di Totti non cambierà il suo futuro. La notte dell’emozione ha tenuto James Pallotta attaccato allo schermo, ma non l’ha convinto a rivedere i propri piani. Semmai ha regalato un finale da favola al libro della sua storia: il contratto da calciatore scadrà a giugno e il presidente continua a vedere il futuro di Francesco lontano dal campo. In un colloquio recentissimo il club gli ha proposto di farsi un giro negli States, di toccare con mano cosa ha in mente per il suo futuro la società, di valutare confrontandosi personalmente anche con altri ex calciatori e con manager sportivi quali possibilità può riservargli la carriera dirigenziale. Magari da vice presidente, visto che la carica è vacante.
Lui aveva persino iniziato ad avere qualche dubbio. Poi una settimana da dio, con l’assist contro il Bologna e i tre gol con Atalanta e Torino, hanno ridato forza alle sue convinzioni: perché smettere se sono ancora decisivo, deve pensare Francesco. Come contro il Torino, però, non è davvero finita finché non è finita: per questo dopo la fine del campionato Pallotta sbarcherà a Roma con l’obiettivo di trattare definitivamente la questione. E di trovare una soluzione il più possibile condivisa. Aperture dal fronte americano a un altro anno da calciatore non ne sono mai arrivate, e pure Totti è rassegnato: ai fotografi, dopo il primo gol, ha detto: “Scattate, tanto sono le ultime”. Solo Pallotta può scegliere un finale diverso.