LEGGO (F. BALZANI) - «Dzeko avrebbe giocato, ma non stava bene». Lo ha voluto ribadire ieri Spalletti entrato negli studi di Roma Radio dopo aver letto la rassegna stampa e le critiche per la gestione del bosniaco. Tutti se lo aspettavano in campo dal primo minuto contro il Bologna dopo le due panchine contro Inter e Lazio, ma Dzeko è rimasto a guardare fino al 70’ quando è entrato senza però riuscire a dare la scossa alla squadra: «Edin avrebbe giocato dal primo minuto perché poteva essere la sua partita. Invece, dopo la risonanza fatta all’ora di pranzo che ha confermato il problema muscolare, abbiamo deciso di non rischiare dall’inizio e lo abbiamo fatto entrare solo perché c’era bisogno. Ma non stava bene, lo ripeto. Anche con lui in campo non abbiamo rischiato nulla». In realtà l’ex bomber del City non sta bene nemmeno da un punto di vista motivazionale. Non si aspettava di dover essere escluso dai titolari così tante volte (11), lui l’acquisto più osannato dell’estate. Pure domenica con l’Atalanta rischia di rimanere fuori. Anche per questo sta maturando l’idea di fare le valigie. Un altro che col Bologna sperava di giocare almeno un tempo è Strootman finora sceso in campo solo per 13’: «Kevin deve mettere ancora a posto qualcosa, ma lo può fare anche giocando ogni tanto. È uno di quelli con tanto carattere, può mettere qualcosa in più nella “furbata” e nel gioco sporco, aspetti in cui dobbiamo migliorare. Se la partita fosse andata diversamente avrei trovato spazio per lui nel secondo tempo». Difficile però possa partire titolare in questa stagione. Anche perché da qui alla fine non si può più sbagliare: «Siamo stati bravi col Bologna, ma se non abbiamo vinto significa che dobbiamo migliorare ancora. Nel gioco sporco e in quei dettagli che fanno la differenza. Se fossimo passati in vantaggio sarebbe uscita fuori una partita tipo derby, non è andata così, guardiamo avanti e pensiamo a domenica contro l’Atalanta, altra gara ostica». Il pareggio e il -6 dal Napoli non preoccupano Spalletti: «Dobbiamo continuare su questa strada, non ci sono stati cali di tensione, poi il dettaglio può andare a favore o a sfavore e questo ha fatto la differenza». Considerando che la Roma ha colpito 18 pali stagionali, record in Serie A, la sorte ha un conto aperto a Trigoria, ma Spalletti non vuole sentirne parlare: «Abbiamo avuto quello che meritavamo, se prendiamo un palo significa che tiriamo bene, ma che ancora dobbiamo fare qualcosa in più». Infine su Inter-Napoli sorride: «Noi vediamo tutte le partite…».