LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Una cena tutti insieme (o quasi) per festeggiare il derby appena vinto. Il pretesto arriva da Pjanic, che ancora non aveva avuto modo di brindare ai 26 anni compiuti sabato scorso in pieno ritiro pre-Lazio. Un doppio motivo per trascinare, senza troppa difficoltà, i compagni di squadra in un locale modaiolo di Ponte Milvio, a un passo da quello stadio Olimpico che poche ore prima aveva visto la Roma battere i biancocelesti per 4-1. Le torte su cui soffiare sono state due, come testimoniato da una foto postata sui social dei giocatori e della società giallorossa: una con il 26, l’altra, appunto, con sopra un 4 e un 1. Presenti De Rossi, Nainggolan, Strootman, El Shaarawy, Keita, Ucan, De Sanctis, Dzeko, Ruediger, Zukanovic, Szczesny, assente Spalletti, che non ama interferire con le serate che aiutano i suoi ragazzi a fare gruppo. Il tecnico ha vissuto in maniera molto intensa il suo ritorno alla stracittadina romana, talmente tanto coinvolto da esser beccato da alcune telecamere commosso a tal punto da asciugarsi delle lacrime. La gara era sui secondi finali del recupero e la tensione cominciava a sciogliersi.
Festa post derby, Spalletti: “Per 3 mesi ho vissuto rinchiuso come all’Asinara”
05/04/2016 alle 13:18.
Per Luciano il ruolino di marcia da quando è tornato a sedersi sulla panchina della Roma è impressionante: in dodici partite, la sua creatura ha realizzato ventinove punti (vinte 9 e pareggiate 2), per una marcia che vede andar meglio solamente la Juventus. «Ma sono fortunato- sorride Spalletti- sono stato per tre mesi a Trigoria senza uscire mai, notte e giorno, mi sembrava di stare al carcere dell’Asinara. Fino all’altro giorno non ho mai dato un giorno libero e i giocatori non si sono lamentati. Tutto il resto viene dopo, anche le situazioni familiari migliori. L’allenamento mica finisce quando esci dal campo. Ora darò due giorni di riposo ». Riposo che Pjanic ha sfruttato ieri per andare a Londra con la famiglia (i giocatori impegnati con le nazionali la scorsa settimana avranno un giorno in più libero). Tanto è bastato per riaccendere sul centrocampista i riflettori del mercato: forse va per vedere Conte e accordarsi col Chelsea? Fantasia, almeno per il momento, con Miralem piuttosto seccato per le illazioni. La città romanista si gode la vittoria nel derby, tra infiniti sfottò legati al quattro, i gol rifilati ai cugini. Tra fotomontaggi rimbalzati sui social e chiamate alle radio private, i tifosi giallorossi si divertono a sottolineare come dalla finale di coppa Italia del 26 maggio 2013, i biancocelesti non siano più riusciti ad aggiudicarsi una stracittadina. Da quella serata, infatti, 4 vittorie per la Roma e 2 pareggi, un ruolino che neanche il ritorno di Spalletti ha intaccato. «Ora proveremo ad arrivare secondi, abbiamo buone possibilità» proclama Ruediger a Roma Radio.