
Digne le gioca tutte lo stesso. Titolarissimo ai limiti dell'irrinunciabile per Rudi Garcia, il terzino francese sta vivendo con Spalletti il suo momento d'oro. E la stanchezza non si vede, perché l'ex PSG ha messo su un cambio di marcia irresistibile. Era finito in panchina all'inizio della seconda gestione del tecnico di Certaldo, perché non sembrava integrato al meglio in una squadra che muoveva i primi passi con una difesa a 3. La notte di Carpi, quel gol del 12 febbraio, ha di fatto cambiato il segno della sua stagione.
I rimproveri di Spalletti sono diventati una maglia da titolare praticamente costante. Se la logica ha una percentuale nei ragionamenti di Trigoria, c’è evidentemente il sì dell’allenatore toscano ai tentativi che il d.s. Walter Sabatini sta già facendo con il Psg per trasformare il prestito del francese in una permanenza più duratura. La Roma ha già pagato 2,5 milioni ai parigini per il prestito, con un diritto di riscatto fissato a 16 milioni. Troppi, e il Psg lo sa già. Perché questo da Trigoria hanno comunicato a Parigi nei colloqui delle ultime settimane. La Roma ha provato a rilanciare offrendo il rinnovo del prestito, ricevendo un rifiuto. Ma la novità è che la Roma a breve incontrerà nuovamente il Psg, con il quale peraltro c’è in piedi anche il discorso Pjanic, provando a trattare per Digne su basi diverse. Niente rinnovo del prestito, sì all’acquisto definitivo ma a una cifra complessiva che non superi i 12 milioni di euro, compresi i 2,5 già spesi. Dunque, un rilancio da 9-10 milioni.
(gasport)